
1848
"Che quarantotto!", "Qui è successo un quarantotto!"... Oggi non si sente più, ma ancora qualche decennio fa era la formula più usata dalle nonne che inorridivano per le camere messe a soqquadro. ’Un quarantotto’ significa infatti un gran rivolgimento.
1848, Primavera dei popoli. Dopo gli anni della Restaurazione, dal gennaio 1848 alla primavera 1849 l’Europa è pervasa da un’ondata di moti democratici, liberali, patriottici e anche rivoluzionari. Protagoniste sono le giovani generazioni, prevalentemente intellettuali e borghesi. Al loro fianco, però, si affacciano le istanze sociali delle masse popolari e operaie. Non è un caso che il manifesto del partito comunista di Marx ed Engels vada in stampa in quell’anno.
I primi moti si verificano in gennaio nelle Due Sicilie, dove Ferdinando II di Borbone deve concedere la costituzione. Seguono la Toscana e lo Statuto concesso da Carlo Alberto di Savoia. In Francia il re Luigi Filippo abdica e nasce la II Repubblica, dove sale alla presidenza Napoleone III, che poi reprime la rivolta operaia parigina di giugno. Insorgono anche Vienna e Berlino ma, dopo le iniziali concessioni, in autunno le monarchie riprendono le redini. Anche papa Pio IX concede la costituzione, ma nel gennaio 1949 è costretto a fuggire dall’insurrezione popolare e nasce la Repubblica romana, la cui breve esistenza sarà stroncata dalle truppe francesi di Napoleone III.
a cura di Cosimo Rossi