Roma, 24 aprile 2025 – Diffuse le prime immagini della tomba di Papa Francesco, così come sarà nella basilica di Santa Maria Maggiore. Realizzata in marmo di provenienza ligure, reca la sola iscrizione "FRANCISCUS" e la riproduzione della sua croce pettorale. La tomba è stata preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani molto venerata dal Pontefice) e la Cappella Sforza della Basilica. È situata nei pressi dell'Altare di San Francesco, proprio dove il Pontefice si è spesso recato a pregare, davanti all'icona della Salus Populi Romani. Francesco ha chiesto esplicitamente di essere sepolto in Santa Maria Maggiore, lì dove il mondo lo vide raccolto in preghiera, come un fedele qualunque, il giorno dopo essere stato nominato Papa.

La basilica del popolo, viene definita da molti Santa Maria Maggiore. Con l’icona della Salus Popoli Romani, cara a Francesco, che nei secoli veniva portata in giro per la città quando questa veniva colpita da disgrazie come inondazioni o terremoti. Sabato 26 aprile, sui gradini che portano alla chiesa, sarà presente un gruppo di poveri bisognosi ad attendere il feretro di Francesco dopo i funerali in San Pietro. Saranno loro ad accogliere le spoglie del Papa nell’ultimo viaggio, prima della tumulazione. La tomba del Papa sarà poi accessibile a pellegrini e visitatori da domenica 27 aprile.
Bergoglio sarà l’ottavo Papa sepolto nella Basilica
Bergoglio è il primo pontefice in oltre 120 anni a essere sepolto fuori da San Pietro. L'ultimo fu Leone XIII, tumulato nella Basilica di San Giovanni in Laterano nel 1903. La tradizione vuole che la maggior parte dei pontefici venga sepolta nelle Grotte Vaticane, ma Santa Maria Maggiore ha già accolto nel tempo le spoglie di sette Papi: Onorio III (nel 1227), Niccolò IV (nel 1292), Pio V (nel 1572), Sisto V (nel 1590), Clemente VIII (nel 1605), Paolo V (nel 1621) e Clemente IX (nel 1669).
Il corteo funebre e il precedente di Pio IX
Il feretro di Papa Francesco sarà trasportato in corteo sabato, al termine delle esequie in San Pietro. Le autorità, vaticane e italiane, stanno ancora valutando il tragitto verso Santa Maria Maggiore: il percorso taglia praticamente tutto il centro di Roma.
C’è un precedente curioso e inquietante in tal senso. L'ultima volta che un corteo funebre di un pontefice ha attraversato le strade della Capitale, la salma di Pio IX rischiò di finire nel Tevere. Almeno questa fu la minaccia di un gruppo di anticlericali che, in una calda notte del luglio 1881, attaccarono il corteo papale che stava trasportando la bara con le spoglie del pontefice dalla Basilica di San Pietro alla tomba definitiva nella Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.
E dire che il governo presieduto da Agostino Depretis, temendo che quel trasporto avrebbe potuto provocare gravi problemi per le dimostrazioni sia di affetto, da parte della maggioranza del popolo romano verso il compianto sovrano pontefice, sia di ostilità, da parte di gruppi anticlericali, aveva ordinato che il trasferimento della salma avvenisse di notte.
Ma il buio non placò gli oppositori. Quando il corteo giunse sul ponte di Castel Sant'Angelo, fu assalito al grido: "Al fiume! Al fiume!". Solo l'intervento delle forze dell'ordine e delle Guardie svizzere impedì che la salma fosse gettata nel Tevere.