Mercoledì 8 Maggio 2024

Gesù bambino ha due mamme nel presepe della chiesa. Il parroco: “Tanti modi di essere famiglia”. Scatta la polemica

E’ successo nella chiesa di San Pietro e Paolo a Mercogliano, in provincia di Avellino. Gasparri: “Ennesimo atto di blasfemia”

Il presepe con due mamme nella chiesa di San Pietro e Paolo a Mercogliano

Il presepe con due mamme nella chiesa di San Pietro e Paolo a Mercogliano

Avellino, 20 dicembre 2023 – Nella chiesa di San Pietro e Paolo a Mercogliano, in provincia di Avellino, spunta un presepe senza Giuseppe. Gesù bambino ha due mamme. E’ la versione inclusiva del parroco don Vitalino Della Sala, il quale ha pubblicato la foto del presepe ‘arcobaleno’ montato nella sua chiesa spiegando: “Natale 2023. Una famiglia? Tanti modi di essere famiglia: “nulla è impossibile a Dio!”, scrive il parroco. “Il disprezzo, anche da parte di settori della Chiesa cattolica contro le ‘famiglie arcobaleno’ e la loro condanna a prescindere, senza una discussione e un confronto serio e onesto, è la pennellata di tenebra che contribuisce a dipingere la notte del nostro tempo – sottolinea –. Perciò ci sono due mamme nel presepe: la luce del Natale quest’anno la vedo risplendere anche su queste famiglie colpite da critiche e condanne disumane e antievangeliche”. Il presepe di don Vitalino ha immediatamente innescato uno spirale di polemiche. 

Approfondisci:

Presepe a scuola, “vietato vietarlo”. Lavinia Mennuni (FdI), ecco la mia proposta di legge. I presidi: rispettare l’autonomia

Presepe a scuola, “vietato vietarlo”. Lavinia Mennuni (FdI), ecco la mia proposta di legge. I presidi: rispettare l’autonomia

Lo stesso senatore e capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, ha commentato: "Appare veramente priva di senso l'iniziativa del parroco di Capocastello di Mercogliano di realizzare un presepe in cui, al posto di San Giuseppe, c’è una seconda mamma. La rappresentazione della Natività, tanto cara a tutti noi, viene così snaturata nell'ennesimo tentativo di non offendere qualcuno ma con il risultato di offendere tutti coloro che hanno sempre avuto rispetto e devozione per la Sacra Famiglia. Un gesto che lascia sgomenti, è l'ennesimo atto di vera e propria blasfemia, con la rimozione di San Giuseppe e, dobbiamo immaginare, evidenti allusioni nei confronti della Madonna, così come d'altronde siamo abituati a vedere in molti cortei che rivendicano diritti e tolleranza dimenticando però di rispettare il mondo cattolico. Rifletta anche su questo il parroco della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e si dedichi ai diritti e all'inclusione senza cadere nelle facili provocazioni che offendono le sensibilità di tutti noi e che non hanno nulla a che vedere con la sua missione. Siamo certi che la notte di Natale illuminerà anche don Vitaliano Della Sala e gli farà capire i gravi errori in cui è incorso".