Lunedì 29 Aprile 2024

Tapas e arte. L’abbraccio colorato di Madrid

La storia, il sole, l’arte che mischia alla perfezione passato, presente e futuro. Madrid ti accoglie con il fascino della...

La storia, il sole, l’arte che mischia alla perfezione passato, presente e futuro. Madrid ti accoglie con il fascino della grande metropoli urbana, ma in un attimo ti abbraccia e ti coccola come se tu fossi stato con lei da sempre. E poi ci sono il gusto, i sapori a raccontare la capitale, meglio dire il cuore, della Spagna. Madrid sembra quasi divertirsi a farsi rincorrere. Sì, proprio come un gatto, che poi è il simbolo dei madrileni. Di chi, generazione dopo generazione (per tre volte) è nato qui, da genitori a loro volta con passaporto esclusivamente di Madrid.

Già, il gatto. Quella piccola-grande opera d’arte che apre il portone dell’Avani Alonso Martinez Hotel, gioiello di architettura in centro città. L’Avani è la foto giusta del mix che dicevamo. C’è la storia di Madrid, con balconi in ferro battuto e uno skyline che riporta allo stile signorile e caldo della tradizione. E poi la modernità soft, calibrata e coinvolgente dei suoi interni. Il gatto in giallo, i neon rossi che accendono ’Madrid’, i poster di eventi datati sulle pareti della hall, esprimono un gusto senza tempo.

Il gusto abbinato all’arte. La Galleria giusta è a due passi dall’Avani Alonso Martinez, quartiere di Chamberì. Il diluvio di colori e quadri che non puoi stancarti di ammirare, ‘leggere’ e metterti nell’anima, sono la scenografia perfetta della mostra di Maria Burgaz. Maria è un fiume di cultura, ha la mano bella e leggera con cui racconta un’arte moderna che conquista. Come quei piatti, quelle ricette, quei gusti, ora forti, ora intensi, ma mai esagerati che si assaggiano sul piccolo tavolo al centro della stanza con opere che raccontano i sapori della Spagna. Anzi, di Madrid. Maria è un fiume di cultura e di sorrisi. ‘Maria Burgaz artist’, questo il marchio che riassume lo slancio della modernità di Madrid ben sistemata accanto al cosidetto Paseo del Arte di Madrid, dove, uno via l’altro si trovano il museo del Prado, il Thyssen e il Reina Sofia. Storia e cultura no, non hanno tempo.

Il tempo però scorre benissimo a tavola. Fra tapas dai mille sapori, vini spagnoli, zuppe, piatti piccanti e allegri. Nel quaderno di viaggio spunta l’appuntamento al ’The Cooking Clubhouse’. Già, perché qui non si tratta di sistemarsi (solo) a un buon tavolo di cucina di casa, ma di esserne… il protagonista. I ragazzi del Cooking hanno l’arte e il mestiere di chef stellati. Ma la (bella) sorpresa è che in quella cucina coinvolgono anche la gente. I clienti. Che, grembiule indossato, fuoco della cucina acceso e ingredienti pronti, sono accompagnati a inventarsi chef, cuochi, assaggiatori e, a loro modo, intenditori, per una sera, di come la cucina di Madrid te la puoi anche portare a casa con un paio di trucchetti segnati sul bloc notes. Il The Cooking è un qualcosa di unico a livello europeo. E forse di più. Gamberetti, tocchetti di carne piccante, olio pregiato e… tutto ciò diventa gusto e spettacolo. Ovvero arte. L’arte di Madrid.

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