Michel Houellebecq: "Vietate il mio film porno”. Ma il tribunale dà il via libera

Lo scrittore francese chiede lo stop perché raggirato, ma una corte olandese ha respinto la sua domanda. “Incomprensibile non abbia capito il contratto firmato”

Lo scrittore Houellebecq nel trailer del film 'Kirac 27' (Ansa)

Lo scrittore Houellebecq nel trailer del film 'Kirac 27' (Ansa)

Roma, 29 marzo 2023 – Nulla da fare. Lo scrittore francese Michel Houellebecq si è visto respingere da un tribunale olandese la richiesta di vietare ‘Kirac 27’, film sessualmente esplicito di cui lui è protagonista. L’autore di ‘Sottomissione’ e ‘Annientare’ ritiene diffamatoria la pellicola, diretta dal collettivo olandese Kirac (acronimo di Keeping it real art critics). Finora ne è stato rilasciato solo trailer in cui si vede lo scrittore a torso nudo mentre bacia una giovane donna a letto, ma tanto è bastato per mandare Houellebecq su tutte le furie. Ritiene, infatti, di aver essere stato raggirato e di aver subito un danno alla sua reputazione in quanto sarebbe stato ritratto come una "porno star".

Ma il giudice di Amsterdam ha definito "incomprensibile" che Houellebecq non abbia capito il contratto che ha firmato con il regista olandese Stefan Ruitenbeek per recitare nel film erotico, rifiutando dunque la richiesta di vietare il film e condannando lo scrittore a pagare le spese legali di 1.393 euro. "È incomprensibile il motivo per cui Houellebecq abbia partecipato alle registrazioni se ha trovato l'accordo problematico", ha affermato il giudice nella sentenza.

Il giudice olandese ha ritenuto che, sebbene il contratto fosse "tutt'altro che equilibrato" e concedesse al regista ampi diritti, non era illegale. Non c'erano, inoltre prove sufficienti per stabilire "che il suo giudizio fosse compromesso dalla stanchezza e dall'alcol" o dalla depressione, si legge ancora nella sentenza. Recentemente, la moglie di Houellebecq, Qianyum Lysis Li, aveva spiegato che la scelta di girare il film era legata alla depressione dello scrittore e per combatterla lei stessa gli avrebbe proposto di girare un porno.

Lo scrittore ha trovato il verdetto "molto deludente", ha detto all'AFP il suo avvocato olandese Jacqueline Schaap. "Il signor Houellebecq sta seriamente considerando un appello urgente", ha detto in una nota. Il regista Ruitenbeek si è, invece, detto sollevato dalla decisione. A febbraio lo scrittore ha perso una causa simile in Francia: anche in questo caso il tribunale ha respinto la richiesta di Houellebecq. 

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