Lunedì 6 Maggio 2024

Alessandro Michele dalla moda alla filosofia: esce il libro ‘La vita delle forme’

Il volume è scritto a quattro mani con Emanuele Coccia e sarà presentato al Salone del Libro di Torino

Emanuele Coccia e Alessandro Michele

Emanuele Coccia e Alessandro Michele

Sarà uno degli eventi più attesi del Salone del Libro di Torino, l’11 maggio, perché non capita tutti i giorni che un grande creativo della moda (certo il più importante degli ultimi anni) scriva un libro con un importante filosofo. Parlo di Alessandro Michele che è stato di recente nominato direttore creativo della maison Valentino e che è stato il dominus del ”fenomeno Gucci” fino al novembre 2022, e di Emanuele Coccia, filosofo italiano classe 1976 professore presso l’Ecole des hautes études en sciences sociales dal 2011, con tesi di laurea all’Università di Firenze in filosofia medievale.

Il libro 'La vita delle forme. Filosofia del reincanto'
Il libro 'La vita delle forme. Filosofia del reincanto'

I due hanno scritto un libro dal frontespizio austero ed essenziale, che nell’aspetto ricorda un trattato antico, che si intitola : ‘La vita delle forme. Filosofia del reincanto’, edito dalla casa editrice di New York HarperCollins che ha a Milano anche la sede di HarperCollins Italia che ha di recente editato anche il libro del Papa ‘Life. La mia storia dentro la Storia’. Il dialogo stilista-filosofo occupa 224 pagine sarà in libreria dal 7 maggio e costerà 22 euro.

Come comunica la stessa casa editrice "la moda è uno strano incantesimo: ogni volta che ci vestiamo trasformiamo una qualunque forma o un qualunque colore del mondo che ci circonda nella nostra stessa pelle. È questa strana magia che fa di essa assieme l’arte più potente e più metafisica. Per parlarne è quindi necessario far coincidere la creazione e la filosofia. È quello che fanno Alessandro Michele ed Emanuele Coccia in questo trattato senza pari sull’alchimia delle forme della vita di tutte e tutti noi”.

Nel volume che nella grafica ricorda anche un libro sacro si sostiene che la moda è l’arte più potente perché è l’unica capace di mutare in un attimo la nostra vita, la nostra faccia e il nostro corpo. Un abito, infatti, non si contempla ma si indossa, diventa così parte di noi. La moda è insomma l’espressione di una forma profana e quotidiana di animismo: grazie ad essa ci trasformiamo in apprendisti stregoni di un gemello che prende le nostre stesse sembianze.

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