Domenica 6 Ottobre 2024

Il Campiello nei territori di confine. In finale romanzi non convenzionali

Ecco i nomi della cinquina finalista della 62esima edizione. I romanzi scelti fanno viaggiare in realtà “altre” dal tradizionale

Campiello 2024, i finalisti: Franchini, Trevi, Mari, Manzon e Santoni (Ansa)

Campiello 2024, i finalisti: Franchini, Trevi, Mari, Manzon e Santoni (Ansa)

Padova, 31 maggio 2024 – Il romanzo contemporaneo italiano si avventura verso territori di confine e modalità di leggere la realtà “altra” dal tradizionale. Si muove diffusamente verso la storia, l’antropologia, la linguistica, la filosofia, l’ecologia e l’ambiente. È questo il quadro delineato dalla giuria dei letterati che ieri a Padova ha avuto il compito di scegliere la cinquina finalista del 62° Premio Campiello.

La cerimonia si è svolta nella cornice dell’aula magna di Palazzo Bo, ed è stata scandita dal ricordo di Giulia Cecchettin, alla quale a febbraio, proprio nella storica sede dell’Università di Padova, è stata assegnata la laurea ad memoriam. Il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, ha poi chiesto di osservare un minuto di silenzio per Giada Zanola, giovane di Vigonza (Padova), ennesima vittima di femminicidio per mano del compagno.

I giurati, presieduti per il quarto anno consecutivo da Walter Veltroni, nel tradizionale giro di tavolo, hanno scelto al primo turno due romanzi: Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini (Marsilio) e La casa del mago di Emanuele Trevi (Ponte alle Grazie). Al secondo e terzo turno sono entrati in cinquina Locus desperatus di Michele Mari (Einaudi) e Alma di Federica Manzon (Feltrinelli). Dopo un giro di votazioni a vuoto, l’ultimo volume scelto è stato Dilaga ovunque di Vanni Santoni (Laterza).

A La casa delle orfane bianche di Fiammetta Palpati (Laurana Editore) è stato assegnato il premio per l’opera prima per "l’originalità di linguaggio, di drammaturgia, di impianto e di tema".

“Abbiamo lavorato in questi anni con grande solidarietà, divertimento, accanimento alla ricerca del meglio possibile, e farlo con questi giurati è stato un piacere", ha detto Veltroni in quello che è parso un intervento di commiato. "Le parole – ha proseguito – sono la libertà e per questo noi le celebriamo. Abbiamo cercato di usare le parole come antidoto alla cupezza". L’edizione 2024 sarà l’ultima anche per Carraro, a capo degli industriali che dal 1962 promuovono il Premio. Da lui sono arrivate parole di ringraziamento ai giurati "per il loro prezioso impegno nella selezione delle opere, sempre fondamentale per garantire l’alto livello qualitativo che contraddistingue da sempre il Campiello".

Tracciando un bilancio degli ultimi cinque anni, ha ricordato la sfida della pandemia e la resilienza della manifestazione che "ha saputo adattarsi alle nuove circostanze, continuando a svolgere il suo importante ruolo di promotore della cultura italiana". Gli autori finalisti saranno ora impegnati in un tour estivo di presentazione dei propri romanzi in giro per l’Italia, che partirà a giugno da Roma e si concluderà alla fine di luglio al Lido di Venezia. Per la serata di sabato 21 settembre è invece in programma il gran finale al Teatro La Fenice, dove sarà annunciato il vincitore scelto, come da tradizione, dalla giuria dei Trecento Lettori anonimi. Nel 2023 il premio fu assegnato a Benedetta Tobagi per La Resistenza delle donne (Einaudi).