Se capitasse di perdere la vista, cosa portare nel grande buio fra ciò che abbiamo già visto? Che cosa aiuterebbe a tenere accesa la luce? Certamente i colori, compreso il nero, che non è assenza cromatica, perché a suo modo contiene tutte le tinte. E cosa più dell’arte, attraverso i colori, può aprire universi che restano indelebili negli occhi e nella mente? La pensa così nonno Henry, che di fronte al rischio concreto che la sua nipotina Lisa possa perdere la vista, invece che da uno psichiatra infantile inizia a portarla nei musei, affinché possa vedere tanti capolavori dell’arte, conoscere cosa di più bello ha creato l’uomo e farsi così un archivio di immagini che non la renderà mai cieca. Si intitola Gli occhi di Monna Lisa il libro del francese Thomas Schlesser, edito da Longanesi, che come l’autore spiega "è un romanzo dello sguardo". Storico dell’arte, specialista del XIX secolo e di Gustave Courbet in particolare, Schlesser è professore all’École Polytechnique e direttore della fondazione Hartung-Bergman.
Professor Schlesser, che cosa racconta il suo romanzo ambientato a Parigi?
"Lisa ha dieci anni quando perde la vista per un’ora intera, gettando la famiglia nel caos. I medici non le trovano alcun problema fisico. E mentre i genitori decidono di iniziare un percorso psicologico, il nonno Henry crede che, se davvero la bambina sta perdendo la vista, l’unica vera urgenza è mostrarle la grande arte. E così il loro segreto diventa andare tutte le settimane al Louvre, all’Orsay e al Beaubourg".
Lei ha scelto 52 capolavori, da Botticelli a Leonardo, Raffaello, Tiziano, Picasso, fino a Rothko, Louise Bourgeois, Marina Abramović e Pierre Soulages, che a lungo si è dedicato allo studio del nero e della luce. Attraverso questi capolavori, cosa spiega il nonno alla bambina?
"Nonno e nipote restano incantati a studiare i quadri, a cogliere i dettagli delle opere, a scoprire la cifra stilistica di ogni autore. Il viaggio che fanno insieme esplora l’arte in ogni suo aspetto: la tecnica e la filosofia che la ispira, la capacità dell’arte di mettere a nudo l’animo umano e di celebrare l’unicità dell’amore. Attraverso l’arte di tutti i tempi Henry insegna a Lisa il significato di generosità, spiritualità, malinconia, autonomia e ribellione, e applica queste piccole lezioni alla vita quotidiana".
Nel libro cita una frase di Cézanne: "Bisogna andare al Louvre attraverso la natura e tornare alla natura attraverso il Louvre". Che significa?
"È qualcosa che riguarda la “retroazione positiva“. E il libro è un invito a migliorare lo sguardo sulla natura grazie all’arte e viceversa. Ho scelto un andamento cronologico delle opere perché l’arte è un linguaggio che va imparato e il modo migliore è partire dal passato per ripercorrerlo tappa per tappa, e costruire la conoscenza. Ci sono opere che i lettori conosceranno di più e altre di meno, ma come Lisa potranno fare questo percorso di iniziazione, partendo dal fatto che per me l’arte è prima di tutto al servizio della vita".
Nel romanzo Lisa si chiede "dove vanno i colori", immaginando che ci possa essere un paradiso per loro. Nero compreso.
"I colori per me sono il paradiso. Riguardo al nero Soulages non è stato il primo a dire che è un colore favoloso, che ha migliaia di sfumature, dal profondo al brillante. Lo stesso Gustave Courbet, oltre a essere il pittore delle terre e della cenere, ha usato tante gamme del nero. E mi auguro che il romanzo possa essere letto anche come un poema cromatico".
Picasso, ricorda lei nel libro, diceva di rompere ciò che ci circonda per vedere come funziona.
"Nel romanzo si promuove il concetto di sovversione e di rottura, ma non solo: c’è anche la valorizzazione della positività e della salvezza. Nel libro cito un poeta francese che essenzialmente afferma che chi viene al mondo per non disturbare nessuno non merita né rispetto né pazienza. Detto ciò, io credo molto nella libertà di ognuno, compresa quella di sovvertire o no le cose. Il mio vuole essere un grande appello alla libertà e all’emancipazione".
Thomas Schlesser presenterà Gli occhi di Monna Lisa oggi a Roma alle 12 alla Libreria Nuova Europa presso I Granai, e domani, alla stessa ora, alla Giunti Odeon di Firenze.