Domenica 6 Ottobre 2024
CHIARA DI CLEMENTE
Libri

All’inferno con il marinaio McGlue. La magia crudele di Ottessa

La Feltrinelli pubblica il libro di esordio di Ottessa Moshfegh, "McGlue", un viaggio nella mente di un marinaio alcolizzato accusato di omicidio nel Salem del 1851. Un'opera che mescola magia e dolore, portando il lettore a specchiarsi nei personaggi e a perdersi nel racconto.

All’inferno con il marinaio McGlue. La magia crudele di Ottessa

All’inferno con il marinaio McGlue. La magia crudele di Ottessa

Prove di capolavoro. Feltrinelli pubblica adesso il libro di esordio di una delle scrittrici americane più amate degli ultimi tempi, Ottessa Moshfegh, 42enne giunta alla fama con il romanzo “Il mio anno di riposo e oblio“ del 2019, idolatrato anche dal pubblico più giovane grazie al passaparola virale su TikTok (nb: Ottessa ha cancellato il suo Twitter nel 2015, da allora non è più presente sui social), e dal gennaio scorso confermato come prossimo film a firma Lanthimos. La storia di McGlue, marinaio forse colpevole, nella Salem del 1851, dell’omicidio del suo migliore amico, è stata scritta da Ottessa quando non aveva neanche trent’anni. Leggendola ritroviamo – pur immersa in una scrittura che ancora non è scarnificata all’osso come nelle imperdibili prove seguenti, dall’“Anno di riposo“ a “Lapvona“ – tutta la crudele e straordinaria magia che trasforma le pagine dei libri di Ottessa in esperienze di vita “tangibili“ nella mente e nell’inconscio dei lettori: opere in cui siamo prima portati a specchiarci, poi inesorabilmente a sospendere noi stessi per finire mescolati con il racconto, (con)fusi nei personaggi, persi e ritrovati.

La magia di McGlue sta nel fatto che il marinaio è alcolizzato: il romanzo è il flusso della sua coscienza stordita, coscienza che si svela talvolta inesistente, avvolta com’è dalla nebbia, talvolta irrimediabilmente ferita e dolente. Mentre McGlue sconta l’inferno in vita, chi legge non può che intravedere con lui, per lui, piccoli lampi di un qualche paradiso.