Martedì 30 Aprile 2024

Incaprettate e sepolte vive, le donne del Neolitico come le vittime di mafia. La scoperta in Francia

Un team di ricercatori ha ricostruito il sacrificio rituale di due donne a partire dalle ossa ritrovate nel sud Ovest del Paese. Come e perché avveniva

Saint-Paul-Trois-Châteaux, nel Sud della Francia

Saint-Paul-Trois-Châteaux, nel Sud della Francia

Parigi, 18 aprile 2024 – In un sito archeologico nel sud-ovest della Francia, un team internazionale di ricercatori ha rivelato un sorprendente collegamento tra i rituali di sacrificio delle antiche tribù neolitiche e le pratiche mafiose moderne. Oltre 5.500 anni fa, due donne furono legate e probabilmente sepolte vive in un sacrificio rituale, utilizzando una forma di tortura oggi associata alla mafia italiana, il cosiddetto ‘incaprettamento’.

L’incaprettamento è un’esecuzione capitale mafiosa che consiste nel legare dietro la schiena le mani e i piedi della persona con una corda che passa attorno al collo, in modo da provocarne la morte per strangolamento. I tre scheletri femminili (il terzo fu ritrovato in una posizione normale) sono stati rinvenuti nel 1985, ha riportato la Cnn. Da allora i ricercatori hanno identificato 20 altri probabili casi di uccisioni sacrificali simili. Secondo quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Science Advances, questa pratica potrebbe essere stata relativamente diffusa nell’Europa del Neolitico o tarda età della pietra.

Il luogo di sepoltura, a Saint-Paul-Trois-Châteaux, risulta allineato con il sorgere del sole al solstizio d’estate e con il tramonto al solstizio d’inverno, fatto per cui i ricercatori ritengono che si tratti di un luogo dove le persone si riunirono per celebrare l’alternarsi delle stagioni. In base all’antica credenza che la morte di una persona avrebbe portato a rese maggiori al prossimo raccolto, questi festeggiamenti probabilmente coinvolsero anche sacrifici umani – un fenomeno presente, ad esempio, anche nella cultura degli Inca.

Negli altri siti europei, sono stati trovati anche uomini e bambini sacrificati in questo modo. I casi potrebbero ben superare i 20, ma al momento non ci sono informazioni sufficienti per trarre conclusioni definitive. “In diverse parti d’Europa, abbiamo ritrovato lo stesso tipo di sacrificio”, ha raccontato Éric Crubézy, uno degli autori dell’articolo e antropologo biologico dell’Università di Tolosa alla Cnn. È interessante perché si tratta di un sacrifico particolarmente crudele. Non c’è sangue, non c’è nemmeno un assassino, queste persone si strangolarono da sole”.

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