Venerdì 26 Luglio 2024

Perché il 29 aprile è la Giornata mondiale della danza

Una delle sette arti, la danza, si celebra annualmente in occasione di un evento mondiale fissato ogni 29 aprile: ecco la sua storia

Giornata mondiale della danza il 29 aprile: il significato

Giornata mondiale della danza il 29 aprile: il significato

Tersicore era, per gli Antichi Greci, la dea della Danza: la sua storia, fonte di ispirazione per il genio scultoreo di Antonio Canova, ci è stata tramandata dalla mitologia e fa riferimento ad un personaggio divino seduto e impegnato a suonare la lira accompagnando un gruppo di danzatrici leggiadre. L’arte della danza da lei rappresentata si è tradotta nel corso dei secoli in un’infinità di manifestazioni diverse, trasformandosi sovente in un vero e proprio simbolo culturale. Ballare, in definitiva, rappresenta qualcosa di molto più complesso di un insieme di movimenti corporei a ritmo di musica. Una giornata internazionale come quella che celebriamo ogni 29 aprile ce ne ricorda il valore intrinseco.  

La storia della Giornata Internazionale della danza

Si tratta, invero, di una ricorrenza dopo tutto piuttosto recente: le origini della giornata sono da riferirsi all’anno 1982, quando il Comitato Danza dell'ITI scelse tale data per rendere un doveroso omaggio al giorno di nascita di Jean-Georges Noverre (1727-1810), creatore del balletto moderno come lo conosciamo oggi. Con un evento simile, il Comitato puntava a celebrare la danza gioendo dell’universalità e dell’unicità del ballo, proprio in considerazione del fatto che attraverso il nostro corpo siamo in grado, seguendo il ritmo musicale, di valicare confini geografici e di far crollare qualunque barriera politica, etnica e cultura unendo i popoli dei quattro angoli del globo in un unico linguaggio comune. Il movimento degli altri, d’altra parte, non richiede traduzione alcuna: è una manifestazione umana che chiunque può comprendere, ed eventualmente interpretare a suo modo. Proprio per rimarcare l’importanza di una simile ricorrenza, ogni anno viene diffuso un messaggio di un coreografo o un ballerino eccezionale (che per il 2024 ancora non è stato svelato). L'autore del messaggio è selezionato dal Comitato Danza Internazionale dell'ITI e dal Consiglio Esecutivo dell'ITI e le sue parole vengono tradotte in numerose lingue e diffuse globalmente. È interessante notare, tra l’altro, che c’è attualmente una diatriba in corso rispetto alla paternità dell’evento. Il Comitato sopracitato a questo proposito ha tenuto a sottolineare sulle sue pagine ufficiali che “Il fatto che sia stato il Comitato Danza Internazionale dell'International Theatre Institute a ideare la Giornata può essere dimostrato con prove concrete”, facendo riferimento ad un’altra organizzazione che in passato ha cercato di appropriarsi dell’ambito primato.

Gli obiettivi

Sul sito ufficiale dell’International Theatre Institute - World Organisation for the performing arts, sono spiegati per filo e per segno tutti i traguardi che la comunità mondiale del ballo sta cercando di raggiungere organizzando giornate di questo tipo. Il 29 aprile viene dunque interpretata come una cruciale occasione per promuovere la danza in tutte le sue forme in tutto il mondo, far conoscere alle persone il suo valore e la sua versatilità, consentire alla comunità della danza di promuovere il proprio lavoro su vasta scala (in modo che governi e opinion leader siano consapevoli del valore e dell'importanza di quest’arte), godere della danza in tutte le sue forme e e infine condividere le gioie del ballo con tutti.

Come celebrare l’evento

Il senso di una simile giornata è legato alla possibilità di avvicinarsi alla danza per qualunque individuo, a prescindere dalla propria provenienza o fisicità. Gli organizzatori invitano dunque locali di danza, istituzioni teatrali, università di teatro e arti performative, istituzioni governative, ministeri della cultura, creators e influencer e amanti della danza di tutto il mondo a celebrare la ricorrenza come meglio preferiscono. Esistono, a proposito, numerose istituzioni legate all’ITI in giro per il mondo i cui contatti possono essere reperiti nella directory online disponibile all’indirizzo www.iti-worldwide.org. Al di là della forma più, per così dire, istituzionale della Giornata Internazionale della danza, nulla vieta di celebrarla, ad esempio, iscrivendosi ad una scuola di ballo per la prima volta, o perché no seguendo un video tutorial, filmandosi e pubblicando il risultato dei propri sforzi sui social con l’hashtag relativo #internationaldanceday. Chi invece preferisce godersi la ricorrenza senza stress può prendere in considerazione la possibilità di sfogliare un libro a tema o recuperare una delle innumerevoli pellicole incentrate sul mondo del ballo: “Dirty Dancing”, “Save the last dance”, “Honey”, “Shall we dance” sono soltanto alcuni dei titoli a nostra disposizione in questo senso.

La Giornata in Italia

L’iniziativa, organizzata per volere dell’UNESCO a partire dal 1982, è stata portata in Italia grazie al prezioso contributo di Gabriella Stazio, principale promotrice dell'International Dance Day nel nostro Paese. Prima del 2002, infatti, la ricorrenza era stata conosciuta e celebrata solo ed esclusivamente all'estero.

Gabriella Stazio ha collaborato con il Dance Council UNESCO per portare la celebrazione anche in Italia, a partire da Napoli, e insieme a Movimento Danza ha attivamente contribuito a sensibilizzare la popolazione sulla bellezza di questa attività che appassiona, nelle sue varie manifestazioni, migliaia di italiani.