Sabato 7 Dicembre 2024
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Festa dei cornuti a San Martino: la leggenda dell’11 novembre spiegata

L’11 novembre non si celebra solo l’Estate di San Martino, ma anche un’ occasione “speciale” che a molti non farà granché piacere!

Festa dei cornuti - Crediti iStock Photo

Festa dei cornuti - Crediti iStock Photo

Roma, 11 novembre 2024 – L’amore, a volte, può finire. Quando il sentimento sfuma e subentra la noia c’è chi sente il bisogno di una fuga da ciò che ha vissuto fino a quel momento e che cerca in altre persone una soddisfazione che il partner non può più garantire. Ecco dunque che, in queste occasioni, delle ideali “corna” spuntano come rami intorno alla testa di poveri sventurati che, a volte, neanche si rendono conto dell’avvenuto tradimento. A ogni modo, per quanto sia una situazione spiacevole, forse non tutti sanno che a queste persone è dedicata una giornata intera, l’11 novembre, conosciuto nella tradizione popolare come la Festa dei Cornuti. Ma perché?

La storia della Festa dei cornuti

Al di là del suo legame con un anomalo aumento delle temperature autunnali (che questa sia la regola sarebbe in realtà tutto da dimostrare) l’11 novembre è per l’appunto legato a una celebrazione popolare chiamata “festa dei cornuti” o “festa dei becchi” (dove i becchi sono le capre domestiche). 

Questa festa è dunque associata, nella tradizione, alle persone che in passato sono state tradite dai partner. Va comunque ricordato che l’esatta origine di questa associazione resta incerta e ci sono solo ipotesi riguardo a come sia nata. Quanto si racconta, insomma, andrebbe preso con le dovute pinze, e non certo come oro colato.

Alcune teorie fanno risalire la festa dei cornuti alle antiche fiere del bestiame, dove erano presenti – più che delle capre – molti tori, per tanti il simbolo per eccellenza delle corna. In queste fiere, gli uomini lasciavano spesso le mogli a casa per dedicarsi alla compravendita di animali. Durante le fiere, dove il vino abbondava, erano frequenti comportamenti licenziosi e tradimenti, per cui le mogli rimaste ad attendere venivano associate all’idea di “cornute”.

Un’altra ipotesi collega la festa dei cornuti ai riti pagani del capodanno celtico, che terminava intorno all’11 novembre e includeva festeggiamenti molto disinibiti, nei quali i tradimenti erano frequenti. La simbologia del ‘corno potorio’ – una coppa a forma di corno usata per bere – potrebbe aver contribuito al significato della festa, con l’alcol che incoraggiava comportamenti generalmente più audaci.

Infine, una teoria suggerisce che la festa dei cornuti potrebbe avere legami con la Kabbalah ebraica, dove le corna simboleggiano il numero 11, associato a termini come ‘Dibah’ (calunnia) e “Zad” (malvagio, insolente).

Milioni di cornuti italiani

Stando agli ultimi dati a disposizione, gli italiani che potranno festeggiare il prossimo 11 novembre sono parecchi. Recenti sondaggi condotti da YouGov hanno evidenziato come in un gruppo di cinque coppie ci siano almeno due persone infedeli. Le statistiche periodiche indicano che i nostri connazionali sono tendenzialmente portati al tradimento, con il 22% del campione intervistato che ha dichiarato di aver tradito almeno una volta nella vita.

Siamo tra l’altro i più fedifraghi tra i cittadini europei. Un recente sondaggio europeo realizzato da un noto sito di incontri ha a proposito rilevato che le coppie italiane risultano al primo posto per tendenza al tradimento nel Vecchio Continente. I primi tre posti in classifica sono occupati da Italia, Spagna e Francia: il 58% degli italiani, il 53% degli spagnoli e il 49% dei francesi hanno dichiarato di aver tradito almeno una volta il proprio partner nella loro vita.