CVA Canicattì, l'unione fa la qualità
La Sicilia del vino è anche cooperazione. CVA Canicattì è una cantina speciale, cooperativa di 300 soci viticoltori, figlia del movimento contadino siciliano che ha segnato la storia sociale e sindacale del centro dell’isola. Nata nel 1969 per dare un futuro a tante famiglie rurali legate alla civiltà della vite e del vino in territori difficili, segnati dalla perenna scarsità idrica. Un percorso problematico che impone a metà degli anni Duemila una svolta verso la qualità, il marketing, il mercato, sotto la guida appassionata e capace del presidente Giovanni Greco (nella foto). Oggi i vini delle linee CVA Canicattì (circa un milione di bottiglie) provengono da un migliaio di ettari tra le province di Agrigento e Caltanissetta, proprio nel cuore delle terre del Nero d’Avola, del Grillo e del Catarratto, vitigni che hanno fatto la storia del vino siciliano nel mondo. Identità territoriale, sostenibilità ambientale e attenzione ai mercati internazionali: con queste parole d’ordine CVA è diventata oggi una realtà dinamica, con vini premiati su tutte le guide nazionali ed estere, e con un rapporto prezzo/qualità dei vini a dir poco straordinario. Degli ultimi anni è la svolta verso il bio con la linea Aquilae. I vini delle collezioni CVA Canicattì sono figli di una filosofia produttiva centrata sulle peculiarità del territorio della Sicilia sud Occidentale, sui vitigni autoctoni che meglio esprimono l’identità di questo grande patrimonio di biodiversità e ricchezza organolettica.