Quito, la capitale fra vulcani e nuvole sulla linea dell'equatore

di MONICA GUZZI -
4 marzo 2023
quito2

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Mercati colorati e trame barocche, un cielo che ti cade in testa a due passi dai grandi vulcani. Siamo a Quito, la capitale dell'Ecuador  incastonata tra le Ande a quasi 2.900 metri di altezza. Le sue origini sono antichissime e soprattutto fiere, così come il suo condottiero inca Ruminàhui, che all'arrivo degli spagnoli preferì distruggere la città lasciando solo cenere e nascondendo i tesori in modo che gli invasori europei non trovassero nulla. Oggi la capitale vanta un centro storico, risalente all’epoca spagnola (XVI secolo) e perfettamente conservato, Patrimonio dell'umanità dell’Unesco.  A ricordarne le origini c'è il Museo d’Arte precolombiana Casa del Alabado, una delle raccolte di reperti Aztechi, ‎Maya e ‎Inca più ricche del mondo. Il nome Ecuador viene da equatore, poiché il Paese è attraversato dalla linea immaginaria che rappresenta la circonferenza massima del pianeta. E' uno dei tanti motivi per cui fare un viaggio da queste parti.

1. La metà del mondo

A pochi chilometri a nord di Quito c’è un luogo, molto visitato dai turisti, chiamato Mitad del Mundo, che indica la linea dell’equatore. Qui siamo a latitudine zero, come pubblicizza il monolite che richiama migliaia di turisti, e basta un passo per spostarsi dall’emisfero Nord a quello Sud. Questa linea fu determinata già dalle popolazioni indigene dell'Ecuador, gli Inca, senza utilizzare alcuno strumento di misura, e centinaia di anni più tardi venne confermata dai francesi. La torre ospita oggi un museo, mentre l'esterno è ricco di botteghe artigianali e localini.

2. La cattedrale più grande d'America

La Basilica del Voto Nacional è un edificio religioso in stile neogotico ed è considerata la più grande basilica neogotica d'America. Ma non confondiamola superficialmente con le colleghe europee.  A rendere unica questa basilica non c'è solo il panorama della città e delle montagne che la circondano, ma sono le decorazioni, le figure di animali endemici dell'Ecuador: coccodrilli, tartarughe, iguana, sule dai piedi azzurri, un omaggio allo stile sincretico con il quale il mondo cattolico ha cercato di portare la propria religione tra le popolazioni dell'America Latina.

3. Il centro storico

Patrimonio dell'Umanità, è una bomboniera barocca: imperdibili la Cattedrale, piazza dell'Indipendenza, la chiesa della Compagnia di Gesù con la sua facciata in pietra vulcanica e l'interno  in oro, e poi la chiesa di San Francesco con la sua magnifica piazza, e ancora la Ronda, la famosa via degli artisti di Quito. Negli anni ’30 divenne luogo di ritrovo per scrittori, artisti e musicisti. Oggi è un ottimo posto in cui poter scovare ogni forma di artigianato: dagli oggetti in latta o argento, ai cappelli di toquilla, un tipo di paglia locale. La sera qui arrivano i musicisti di strada e gli abitanti della zona si riuniscono nei numerosi bar e ristoranti. Infine  la salita a El Panecillo, una collina al centro della città che si eleva a oltre 3.000 metri e dalla quale è possibile osservare  i dintorni.

4. I vulcani

Il teleferico di Quito, inaugurato nel maggio 2005, è il sistema di funivie più alto al mondo. Conduce infatti in cima Cruz Loma,  a 4.100 metri del vulcano Pichincha (alto 4.787 metri) per offrire una vista su Quito, sui 14 vulcani che la circondano e sulla valle del Guayllabamba. Da qui si dipartono diversi sentieri dove è possibile fare trekking.

5. La Mariscal

Con oltre un centinaio di artigiani e venditori, è il mercato più famoso della città. Qui è possibile farsi confezionare e acquistare cappelli Panama, ma anche coperte e maglioni di lana d'alpaca, strumenti musicali, sciarpe, oggetti di legno intagliato, ma anche prodotti della terra, dal cacao al caffè. Un mondo colorato, fra street food, musica e profumi.

6. Le isole di Darwin

Quito è un'ottima tappa per i turisti in viaggio verso le Galapagos, isolate in mezzo all'oceano e ancora oggi famose per la natura incontaminata e per gli animali che hanno incantato Darwin, che qui trascorse cinque settimane in osservazione della natura, ricavandone spunti fondamentali per  elaborare poi la sua teoria sull'evoluzione della specie. Impossibile arrivare in Ecuador senza spingersi fino al parco naturale ricco di tartarughe giganti, iguane di tutti i colori, leoni marini e sule dai  piedi azzurri, tutti animali che qui vivono in sintonia con l'uomo.