Di tempio in tempio, i tesori dell'Egitto: ecco i più affascinanti

Testimonianza vivente di un'antica civiltà, questi luoghi di culto sono arrivati fino a noi conservando tutta la magia e il mistero di un tempo remoto

29 aprile 2024
Il Tempio di Hatshepsut

Il Tempio di Hatshepsut

L'Egitto è un'affascinante destinazione di viaggio che offre ai visitatori una combinazione unica di storia, architettura e bellezze naturali. Le meraviglie di una delle civiltà più antiche del mondo continuano ad affascinare ancora oggi, più di 5.000 mila anni dopo.

L'Egitto è un Paese che che sa trasportare il visitatore indietro nel tempo, a un'epoca piena di misteri, di leggende dove regnavano Dei e Faraoni. Testimonianza vivente di quell'epoca remota sono i favolosi templi, luoghi di culto di questa grande civiltà, che le sabbie del deserto hanno permesso arrivassero in ottimo stato fino ai giorni nostri e che forse custodiscono ancora molti altri segreti. Questi autentici scrigni del tempo rappresentano una delle maggiori attrazioni dell'Egitto e sono una tappa irrinunciabile di un viaggio in Egitto. Si trovano tutti lungo il corso del Grande Fiume, il Nilo. Scegliere tra tanta bellezza non è semplice, ma alcuni meritano sicuramente una visita più approfondita.

Il Tempio di Luxor

Il Tempio di Luxor
Il Tempio di Luxor

Nonostante i 3.500 anni di storia il Tempio di Luxor è uno dei più spettacolari e meglio conservati di tutto l'Egitto. Oggi si trova a Luxor, l'antica Tebe, che fu la capitale del regno durante il suo periodo d'oro. I faraoni che dobbiamo ringraziare per la costruzione di questa meraviglia furono Amenhotep III e Ramses II. Il complesso è dedicato ad Amon, che nella mitologia egizia era il dio del vento. Il tempio rimase nascosto fino alla sua scoperta nel 1884. In origine era collegato all'altro grande tempio della zona, quello di Karnak lontano circa tre chilomentri da un viale che aveva ai lati 300 sfingi (recentemente restaurato). La cosa più impressionante del tempio di Luxor è il suo ingresso, sorvegliato da 6 colossi di Ramses II (oggi ne manca uno) e all'interno si trovano una statua del faraone stesso perfettamente conservata, stanze con enormi colonne, cortili e stanze decorate con geroglifici e rilievi che raccontano la storia della mitologia egiziana. Poter visitare il tempio al tramonto o di notte, rende l'atmosfera ancora più suggestiva.

Il Tempio di Karnak

Il Tempio di Karnak
Il Tempio di Karnak

Più che un tempio, si tratta di un complesso formato dal tempio di Montu, dal tempio della dea Mut e dal tempio di Amon. La parte più conosciuta di Karnak è, senza dubbio, la meravigliosa grande sala ipostila, dove c'è da perdersi tra le enormi colonne ricoperte di geroglifici. Particolarmente scenografico è l'obelisco di Hatshepsut, alto quasi 30 metri e il suo compagno, l'obelisco di Thutmose I, che però giace a terra, così come l'enorme murale del faraone Thutmose III che schiaccia i suoi nemici e sullo sfondo il lago sacro. C'è anche la statua dello scarabeo di pietra più grande del mondo: la leggenda narra che se si compie per sette volte il giro attorno allo scarabeo un desiderio si avvererà.

Il Tempio di Hatshepsut

Il Tempio di Hatshepsut
Il Tempio di Hatshepsut

Non molto distante dagli altri due templi si trova il Tempio di Hatshepsut, scavato nella roccia calcarea di una montagna nella valle di Deir el-Bahari. Fu costruito come tempio funerario dell'unica regina che divenne faraone, Hatshepsut. Le sue tre riconoscibili terrazze artificiali si innalzano verso le pareti scavate nella roccia in mezzo ad un paesaggio desertico, offrendo una delle immagini più impressionanti dell'Antico Egitto. Il tempio è decorato con rilievi e statue che raccontano la storia di Hatshepsut e le sue conquiste durante il suo regno. All'interno del tempio si possono ammirare il Santuario di Hathor, la Cappella Rossa e l'imponente statua di Anubi.

Il Tempio di Edfu

Il Tempio di Edfu
Il Tempio di Edfu

È il secondo tempio più grande dell'Egitto, dopo Karnak, e quello probabilmente meglio conservato poiché rimase quasi completamente coperto dalla sabbia del deserto fino alla fine del 1800. La costruzione del Tempio di Edfu iniziò il 23 agosto 237 a.C. sotto il mandato di Tolomeo III e fu inaugurato il 5 dicembre del 57 a.C. Grazie a Tolomeo XII. Il tempio è dedicato al dio Horus. Varcato il suo imponente ingresso, affiancato da due falchi, ci si ritrova in una sala dalle grandi colonne, in un'atmosfera di oscurità. All'interno si accede al santuario principale, la cosiddetta "Stanza della barca sacra" dove si trova una Barca di Horus, uno dei simboli più importanti dell'antica cultura egiziana, che serviva per trasportare il defunto al mondo dei morti.

Il Tempio di Kom Ombo

Il Tempio di Kom Ombo
Il Tempio di Kom Ombo

Il Tempio di Kom Ombo è un antico tempio egizio situato nella città di Kom Ombo, sulle rive del fiume Nilo. La sua particolarità sta nella sua doppia struttura, poiché è dedicato a onorare due divinità: Sobek, il dio coccodrillo, e Horus, il dio falco. Era quindi composto da due ingressi, due santuari e due stanze ipostile, anche se sono presenti anche ambienti comuni. I rilievi sono costanti in questo tempio, i più interessanti sono quelli del dio Sobek, che non è facile da vedere in altri templi. All'esterno del tempio è possibile vedere un pozzo che fungeva da Nilometro, per misurare le piene del Nilo e calcolare le tasse applicate ai contadini.

Il Tempio di Philae

Il Tempio di Philae
Il Tempio di Philae

Si tratta di uno dei templi più belli e coreografici dell'Egitto soprattutto la sua posizione, visto che è situato sull'isola di Agilkia sul Nilo. Originariamente costruito sull'isola di Philae il tempio venne smontato pezzo per pezzo e spostato nella sede attuale in occasione della costruzione della diga di Assuan negli anni '70. È dedicato a Iside, la dea dell'amore, che secondo la leggenda si rifugiò qui per rimettere insieme i pezzi di Osiride, che era stato assassinato e smembrato per mano di Seth, suo fratello.

I Templi di Abu Simbel

Abu Simbel
Abu Simbel

Tra i luoghi più iconici dell'Egitto c'è senza dubbio il complesso di Abu Simbel. È formato da due templi scavati nella roccia nel XIII secolo a.C., uno dedicato a Ramses II, e l'altro a Nefertari, sua prima moglie e grande amore. Sulla facciata del primo spiccano 4 enormi colossi, rappresentanti il faraone Ramses II. Le statue nella seconda non sono così grandi, ma lasceranno comunque senza parole. Questi templi furono scoperti per la prima volta nel 1813 da un esploratore svizzero e quattro anni dopo dal suo collega italiano Giovanni Battista Belzoni per poi essere dissotterrati dalla sabbia. Come accadde per il Tempio di Philae anche il complesso di Abu Simbel fu letteralmente spostato 280 metri più all'interno e 65 metri più in alto rispetto alla loro sede originaria, lontano dal rischio di un'inondazione del Nilo, dopo la costruzione della Diga di Assuan.