Con il sostegno di:

main partnermain partnermain partnermain partnermain partnermain partnermain partnermain partnermain partnermain partner

Eleganza e fascino: 5 ville della Lombardia da visitare

Villa Fogazzaro Roi, Villa del Balbianello, Villa Panza, Villa Olmo e Villa dei Vecchi: ecco alcune antiche dimore da visitare assolutamente

17 febbraio 2022
Villa del Balbianello sul lago di Como

Villa del Balbianello sul lago di Como

Le ville lombarde immerse nella natura o affacciate sui laghi sono fra le più belle in Italia da visitare. Ce ne sono di curate e trasformate in musei o di abbandonate e travolte dallo scorrere del tempo. In passato sono state le abitazioni private di nobili, signorotti o letterati; oggi sono luoghi affascinanti in cui lasciarsi rapire dalla storia e dall’arte. Ecco 5 ville da vedere in Lombardia, ideali per una giornata fuori porta.  

1. Villa Fogazzaro Roi (Oria, provincia di Como)

Affacciata sulla sponda italiana del lago di Lugano, questa villa porta il nome di Antonio Fogazzaro che ne fu il primo proprietario. Si trova sul territorio comunale di Oria, dove lo scrittore si rifugiò per scrivere il suo romanzo più celebre, “Piccolo Mondo antico”, che trae ispirazione proprio dal borgo e dalla dimora in questione. Oggi Villa Fogazzaro Roi appartiene al FAI, a cui è stata donata dal marchese Roi (erede dello scrittore) ed è diventata un vero e proprio museo. Gli interni, che mantengono le atmosfere ottocentesche, sono pieni di dipinti e oggetti d’epoca, ma ciò che più di tutto affascina i turisti sono i giardini pensili a picco sul lago. La residenza è visitabile dal giovedì alla domenica (giovedì e venerdì dalle 10:30 alle 17:00 e sabato e domenica dalle 10:30 alle 18:00); l’ingresso prevede un ticket di 18 euro che comprende anche una visita guidata.  

2. Villa del Balbianello (Lenno, provincia di Como)

Anche la Villa del Balbianello è affacciata su un lago, quello di Como, e anche in questo caso si tratta di una dimora divenuta proprietà del Fondo Ambiente Italiano. Costruita a Lenno nel XVIII secolo dal Cardinal Durini, celebre mecenate, per molti anni fu il luogo di incontro di artisti e letterati. L’ultimo proprietario, Guido Monzino, l’ha resa invece lo scrigno dentro cui custodire i ricordi dei suoi viaggi e delle sue imprese (fu il primo italiano a salire in cima all’Everest). Il FAI ha mantenuto questa impostazione museale e oggi è possibile visitarla scoprendo mappe, cimeli e strumenti di viaggio. A Villa del Balbianello, che è stata anche il set di diverse opere cinematografiche hollywoodiane, si può accedere anche via lago. È possibile visitarla dalle 10:00 alle 18:00 tutti i giorni tranne lunedì e mercoledì. Il biglietto per accedere solo agli esterni costa 11 euro, per una visita completa costs invece a 22.  

3. Villa Panza (Varese)

È una delle più particolari tra le ville lombarde, anch’essa di proprietà del FAI. Villa Panza, a Varese, si distingue dalle altre dimore antiche della regione per essere oggi diventata uno dei centri nevralgici dell’arte contemporanea. Di origine settecentesca, fu infatti rinnovata e ampliata più volte a partire dagli anni 30 del ‘900. Il conte Giuseppe Panza iniziò attorno al 1950 a collezionare opere d’arte del XX secolo e la sua selezione è tuttora presente e visitabile negli interni della casa. Oggi Villa Panza ospita, quindi, un’esposizione permanente di circa 150 opere, un ristorante e – nelle antiche scuderie – anche una sala con istallazioni luminose degli artisti Robert Irwin, James Turrell, Robert Wilson, Dan Flavin e Wim Wenders. È disponibile, inoltre, come sala espositiva per mostre tematiche. Si può visitare dal mercoledì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00. Il ticket costa 15 euro (18 se si preferisce una visita guidata).  

4. Villa Olmo (Como)

Villa Olmo, a Como, fu costruita seguendo lo stile neoclassico alla fine del ‘700 ed è tuttora considerata una delle antiche dimore più importanti della Lombardia. Fu di proprietà della famiglia dei Marchesi Odescalchi, che la utilizzavano come residenza estiva. Gli esterni – il giardino all’inglese all’ingresso e il grande parco alle spalle, caratterizzato dagli altissimi alberi – sono sempre aperti al pubblico e non prevedono un biglietto per l’entrata. Anche gli interni sono accessibili gratuitamente, ma solo dal martedì alla domenica, tra le 10:00 e le 18:00. Al piano terra si può visitare una mostra permanente mentre il piano superiore è attualmente in fase ristrutturazione. La casa è stata anche il set per alcune riprese del film “Innamorato pazzo”, con Adriano Celentano.  

5. Villa De Vecchi (Bindo, provincia di Lecco)

A Bindo, in provincia di Lecco, si trova Villa De Vecchi. Si tratta di un’antica dimora attorno a cui ruotano diverse leggende. Pare che fu costruita attorno a metà ’800 dal conte Felice De Vecchi, eroe delle 5 giornate di Milano che un giorno, di ritorno a casa dopo una missione, egli si ritrovò di fronte a una scena agghiacciante: sua moglie era stata brutalmente assassinata e sua figlia era scomparsa. Da allora la casa viene considerata infestata dai fantasmi e c’è chi giura di aver sentito anche urla di donna provenire dall’interno. Questa storia, tramandata oralmente, avvolse Villa De Vecchi – anche conosciuta come la Casa Rossa – nel mistero e la rese celebre esclusivamente agli occhi dei turisti appassionati ai racconti dell’orrore. In realtà, secondo la gente del luogo, il racconto non ha neppure un fondo di realtà: i conti de Vecchi morirono di vecchiaia e i loro eredi abbandonarono la casa attorno al 1938. Oggi Villa De Vecchi versa in uno stato di abbandono ma resta comunque un luogo molto affascinante: gli esterni ricalcano la tipica architettura ottocentesca e le stanze sono piene di affreschi d’epoca che resistono allo scorrere del tempo.