Smeraldo e blu tutti i colori dei laghi
Specchi tra il blu e lo smeraldo, nei quali le montagne si riflettono offrendo al visitatore uno spettacolo unico. Viaggiare alla scoperta dei laghi del Trentino significa passare di gemma in gemma. Un lungo cammino perché sono ben 297 gli specchi d’acqua che punteggiano la regione chiamata, non a caso, “la Finlandia d’Italia”. Da quelli grandi come il lago di Garda o il lago di Molveno, ai bellissimi laghi alpini che sembrano gocce d’acqua incastonate fra le cime. Il Mediterraneo ai piedi delle Alpi: questo è il lago di Garda nella sua sponda trentina. Terra di contrasti inediti: intorno montagne alte oltre duemila metri, olivi e limoni che fioriscono sulle rive. L’Ora del Garda, il vento tipico, che rende il lago il paradiso di velisti e appassionati di windsurf. Poco più a nord c’è lo splendido Lago di Tenno (a soli 14 chilometri da Riva) e a 570 metri sul livello del mare. Un’oasi che permette un contatto profondo con la natura, tra silenzio e relax. Anche se l’adrenalina non manca: dall’unico emissario del lago si forma, infatti, la Cascata del Varone e il parco Grotta Cascata Varone, una delle attrazioni più suggestive tra ponti, scalinate, sentieri e tunnel scavati nella montagna. Limpido e cangiante verso il turchese è invece il lago di Ledro. La sua circonferenza di 10 chilometri lo rende meta ideale per chi ama camminare o pedalare in bici: il giro del lago è un percorso semplice ad anello percorrendo il quale gli escursionisti partono e arrivano a Molina. Raggiungerlo è semplice: da Riva del Garda si seguono le indicazioni e, dopo il lungo tunnel, si entra in questo paradiso situato circa a 700 metri d’altezza. Ma c’è di più: grazie al ‘Museo delle palafitte’, è possibile immergersi in un vero villaggio lungo quattromila anni. Acque verdi e blu sono invece quelle che risplendono nel lago di Tovel, ai piedi delle Dolomiti del Brenta, uno dei prodigi della Val di Non. Si raggiunge salendo da Tuenno, lasciando l’auto in un parcheggio ai piedi del lago. Si può anche scegliere di arrivare a destinazione camminando sul Sentiero delle Glare che parte da Capriolo e attraversa lo scenario lunare della frana del Monte Corno. Un consiglio: la visita in autunno, quando il foliage raggiunge l’apice e i colori si mescolano più caldi che mai. Infine, c’è il lago di Molveno, nel Parco Adamello Brenta sull’Altopiano della Paganella. Definito da Fogazzaro “preziosa perla in più prezioso scrigno” assicura uno spettacolo unico. Il colore verde del prato sulle rive, il bianco dei sassi, il blu intenso delle acque. Pluripremiato da Legambiente per la pulizia delle sue acque, la purezza dell’aria e dal Touring Club Italiano per i suoi impeccabili servizi, è ancora un lago poco battuto dalle rotte turistiche. Una bellezza tutta da scoprire.