Castellaro Lagusello, una piccola Carcassone a forma di un cuore
Strano? Come minimo. Perché l’insolito è il vero sovrano di questo paesello dell’Alto Mantovano, con la sua aria gradevolmente provinciale e il silenzio che regna sovrano regalando ai visitatori uno stato di sospensione miracoloso a metà strada tra due star del turismo di massa come il Garda e la città dei Gonzaga. Un incanto e non solo per l’ondulante paesaggio delle colline moreniche tutt’attorno. A fare la sua parte, c’è pure il laghetto a ridosso dei bastioni, con una forma ‘a cuore’ che basta da solo a farne la meta di innamorati o aspiranti tali, e non solo quando è San Valentino. Anche se poi, va giustamente detto, è un bacino idrico che vale per ben altri motivi, frequentato com’è dagli uccelli migratori durante le loro trasvolate continentali e nobilitata dalla presenza di un ‘villaggio palafitticolo’ riconosciuto addirittura come Patrimonio Unesco. Tant’è. È il borgo murato a intercettare l’interesse di chi raggiunge Castellaro Lagusello nella convinzione che si tratti del piccolo centro abitato forse più fotogenico della Lombardia. Basta superare la voluminosa porta che fino al ‘700 poggiava su un ponte levatoio. Ed è tutta una meraviglia: la parrocchiale di San Nicola con la sua preziosa Madonna lignea del ’40; il castello dominato da una possente torre con belvedere (fino a ottobre, è visitabile il sabato e la domenica); e l’ottocentesca Villa Arrighi, con la chiesetta di San Giuseppe utilizzata dal regista ungherese Pal Sandor per girare scene del film ‘Miss Arizona’ con Marcello Mastroianni. Per non parlare del camminamento di ronda che spesso ha ospitato il coloratissimo Festival di artisti di strada. Certo, conta la Storia. E contano le storie. Come quella dei tanti artigiani che qui hanno trovato la loro terra eletta, fra gli altri, Sergio Colombaroli che in un cortiletto di via Castello realizza bonsai utilizzando piante non esotiche ma tipiche del posto, olivi, aceri e robinie. Non mancano gli eventi stagionali: come la rassegna musicale ‘Spartito divino’ del 9 luglio accompagnata alla degustazione di bianchi e rossi della zona; o la manifestazione ‘Il borgo dei desideri’ del 10 agosto per celebrare la ‘Notte di San Lorenzo’. E la proverbiale quiete? Un po’ a rischio. Ma via, è estate. Fece più rumore e danni Napoleone durante la sua Campagna d’Italia, quando ebbe la malaugurata idea di capitare da queste parti e non certo da turista. Poco male: i francesi, quando arrivano a Castellaro Lagusello, la trovano fascinosa perché rammenta, seppure in piccolo, la loro Carcassonne. Sempre un po’ sciovinisti questi transalpini. Ma a ben guardare, il paragone con la famosa località del Sud della Francia è un gran complimento. Info su www.monzambanotourist.it