Verona e lago di Garda, esperienze outdoor a piedi e in bicicletta

Percorsi ciclopedonali, trekking e attività più adrenaliniche come il parapendio. A tutta natura fra terra, acqua e cielo

di ROBERTA RAMPINI -
12 marzo 2024
Paesaggio del Veronese

Paesaggio del Veronese

La sponda veronese del lago di Garda non ha bisogno di lunghe presentazioni: il territorio che circonda il capoluogo scaligero con i spazi immensi, le fioriture, vigneti di Soave e Valpolicella, è sicuramente un luogo adatto per fare esperienze outdoor, magari proprio in primavera approfittando dei primi tepori e, perché no, anche della ritrovata voglia di stare all'aperto. Ecco qualche idea, tra terra, acqua e cielo. 

Pedalando sulle colline Moroniche

Dalle colline Moreniche dell'entroterra al grande specchio d’acqua del lago, potete attraversare il territorio alla velocità delle due ruote, percorrendo la pista ciclabile E6 Peschiera del Garda - Mantova. La pista si imbocca a Borghetto da qui, seguendo l’argine del fiume Mincio, si raggiunge in direzione nord, Peschiera del Garda ed il Lago di Garda (13 km). Se invece andate verso sud, raggiungete la città di Mantova e i suoi tre laghi (32 km). La pista fa parte della più nota Ciclovia del Sole che attraversa l’Europa e collega Capo Nord a Malta. Pedalando sarete sorpresi dalla tranquillità della campagna dei dintorni di Valeggio sul Mincio, dominato dal Castello Scaligero, che dal 23 di marzo riapre le sue torri panoramiche, dalle quali si gode di uno splendido panorama sulle colline. Per chi non lo sapesse le 'dolci' Colline Moroniche sono nate dal ritiro del ghiacciaio che una volta formava il lago di Garda e dall'accumulo dei suoi detriti lasciati nel corso delle varie ere geologiche.

Percorso ciclopedonale delle Risorgive

Percorso ciclopedonale delle Risorgive
Percorso ciclopedonale delle Risorgive

Un altro modo per scoprire il territorio veronese, tra terra e dolci acque, è la Ciclovia delle Risorgive, che corre lungo il canale raccoglitore delle risorgive della media pianura veronese, dal Mincio all'Adige, tra San Giovanni Lupatoto e Zevio, a 12 km dal centro di Verona. Parte dal parco naturale di Pontoncello, un'area protetta tra Zevio e San Giovanni Lupatoto e arriva a Borghetto di Valeggio sul Mincio. La sua lunghezza è di circa 35 km, dei quali i primi 10 km tra Valeggio e Villafranca sono in prevalenza sterrati su panoramici percorsi di campagna mentre i 25 km tra Villafranca e l’Adige sono asfaltati e quindi più facili da percorrere. Pedalando avrete modo di vedere serre e tanti frutteti. Solo dopo Villafranca e fino a Valeggio sul Mincio la campagna diventa pre-collinare con coltivazioni più estensive. Nel tratto di Valeggio, sullo sfondo, è possibile vedere il colle di Custoza, dove fu combattuta una delle tragiche battaglie delle guerre d'Indipendenza, inconfondibile per il grande Obelisco dell'Ossario di Custoza.

All'arrivo a Valeggio potete dare una visita Parco Giardino Sigurtà oppure a Borghetto con i mulini ad acqua sul Mincio. Il Parco ha riaperto la stagione lo scorso 8 marzo: 600.000 metri quadrati di soffici tappeti erbosi si alternano a sconfinate fioriture di tulipani, rose, dalie, incantevoli laghetti di ninfee e un misterioso labirinto. Il Giardino può essere visitato a piedi, in bicicletta, con trenini panoramici o con golf-cart elettrici. Da un punto di vista ciclo-turistico la ciclovia è una sorta di interconnessione orizzontale tra la ciclopista del Sole (di cui la Peschiera-Mantova lungo il Mincio è una componente) e la ciclovia dell’Adige-Isarco, che porta il Nord Europa fino alle spiagge dell’Adriatico di Rosolina mare, a breve distanza da Chioggia.

Il Parco Giardino Sigurtà
Il Parco Giardino Sigurtà

La Via della Lana

Partiamo sempre dalla pianura nella zona dell’Est veronese, ma in questo caso l'ambizione è raggiungere i monti Lessini. E' possibile percorrendo un antico sentiero utilizzato da secoli per la transumanza, oggi trasformato in un nuovo percorso turistico, che sale da Soave e raggiunge San Bortolo, a Selva di Progno. Si tratta di un itinerario immerso nel verde, che parte dalla zona del Soave classico, colline a coltura intensiva declinate alla vite, raggiunge ed attraversa uliveti, i ciliegi della vallata del Tramigna e i boschi dell’alta Lessinia. La Via della Lana (o Vecia via della Lana), così si chiama, è lunga 23 km, che alterna tratti pavimentati in cemento a sentieri bianchi, è dotata di segnaletica con tutte le indicazioni per i visitatori. Questa antichissima via si inerpica tra boschi di latifoglie e numerosi piccoli corsi d’acqua, ruscelli, piccole cascate. Adatto anche alle mountain e e-bike.

Il Parco delle Cascate di Molina

Ci spostiamo in Valpolicella, nell’ambiente protetto del Parco delle cascate di Molina, il luogo ideale per un'escursione naturalistica immersi nel verde. Il Parco si estende su un’area di circa 80.000 mq ricca di corsi d’acqua e caratterizzata da una flora e una fauna molto variegata. Deve il suo nome ai mulini costruiti in prossimità dei torrenti che sgorgano da sorgenti perenni a monte del paese, sfruttando l’energia dell’acqua. All'interno del parco si snodano tre itinerari di diversa difficoltà, che vi portano attorno a corsi d'acqua, mulini, un antico borgo e cascate scenografiche. Il Percorso Verde di 1,2 km è adatto a tutte le età, facile da percorrere, durata 30 minuti con un dislivello di 50 metri. Il Percorso Rosso è lungo 2,5 km, difficoltà media, porta a vedere le cascate più belle. Durata un'ora, dislivello 100 metri. per vedere le cascate più belle. Il Percorso Nero è lungo 3,6 Km e consente di scoprire tutto il parco. E' impegnativo, dura due ore, dislivello 250 metri.

Camminare con lo sguardo al cielo

Per chi punta al cielo, una proposta per gli amanti del trekking lungo la dorsale alta della Lessinia, attraverso i boschi, i pascoli, mulattiere e spettacolari panorami, conduce da Giazza (Selva di Progno) a Fosse (Sant’Anna d’Alfaedo), toccando alcune delle più belle e caratteristiche malghe del territorio. Attenzione! Il percorso è lungo 40 km, vale la pena di farlo in due o più giorni, considerato anche il dislivello. La partenza del percorso è a Giazza, nei pressi della chiesa.

Il panorama dal parapendio

Parpapendio sul lago di Garda
Parpapendio sul lago di Garda

Per chi è in cerca di adrenalina, invece, non manca il volo in parapendio dal Monte Baldo, paradiso per gli appassionati di questa disciplina. E' un modo decisamente emozionante per guardare il lago di Garda, sospesi in aria, attaccati al parapendio. Sono due le principali aree di lancio: la prima, dai vasti prati della Colma di Malcesine e da dove si gode di una splendida vista sul Lago di Garda. La seconda, si trova nei prati adiacenti Malga Colonei di Caprino. La zona di volo è il versante sud del Monte Baldo e del lago di Garda. Qui la vista spazia tra il lago e la montagna offrendo vedute su Costermano, San Zeno di Montagna e Caprino Veronese. Sarà davvero speciale celebrare il battesimo dell’aria proprio qui godendo un panorama mozzafiato.