
Violenza in Germania. In 20 contro bimbe ghanesi. Cresce la follia razzista
di Roberto Giardina
BERLINO
in Germania mentre si aprono gli europei di calcio. Venerdì sera a Wilmerstedt, paese in Sassonia Anhalt, nella ex Germania Est, a una festa all’aperto, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio della partita Germania Scozia, un uomo ha aggredito i presenti, ne ha ferito tre a coltellate, due sono gravi. Poi ha sparato sui poliziotti, che lo hanno ucciso. Poco prima, lo sconosciuto aveva ucciso a pugnalate un ragazzo. L’omicida è un afghano di 27 anni, e la vittima un suo connazionale di 23. In Germania è vietato rivelare l’etnia degli autori di reati e delle vittime. Ma a volte non si capiscono i motivi di quanto accade, e i giornali violano la norma.
Quasi alla stessa ora, ma i due fatti non sono in relazione, a Grevensmühle, nel Mecklenburgo, regione sempre all’est, una ventina di giovani hanno aggredito a calci in faccia e pugni due sorelline ghanesi, di dieci e otto e anni. La più grande è finita all´ospedale. Feriti anche i genitori intervenuti a difendere le loro bambine.
Le forze dell’ordine sono in allarme in tutta la Germania. La Sommermärchen, la festa d´estate, come la chiamano, rischia di venire rovinata da attentati. Dopo mezzo secolo non si dimentica l’attacco dei palestinesi di Settembre Nero al villaggio olimpico di Monaco, il 5 settembre nel 1972 (14 atleti isareliani vennero uccisi). Negli ultimi tempi sono aumentati gli attentati e le violenze compiute in maggioranza da profughi islamici. Il 31 maggio, a Mannheim, all’ovest, un afghano di 25 anni, durante un comizio antislamico, ha ferito a colpi di machete l’oratore, poi ha sgozzato un poliziotto, Reuven L., 29 anni, intervenuto in sua difesa. I verdi si oppongono all’espulsione del colpevole per ragioni umanitarie, non puó tornare in patria dove sono al potere i talebani. L’opinione pubblica non comprende, e i verdi alle elezioni europee hanno perso otto punti, mentre l’Afd, il partito dell’estrema destra continua a crescere, è giunta al secondo posto, al primo nelle cinque regioni orientali della scomparsa Germania comunista.
La settimana scorsa a Francoforte, una signora ucraina di 41 anni, seduta su una panchina, è stata pugnalata alle spalle da un afghano. È ricoverata in gravi condizioni. Ogni giorno vengono compiute in media 25 aggressioni a coltellate, scrive la popolare Bild Zeitung. Sempre per il politcally correct, non ci sono dati sugli autori. Solo in Nord Renania Westfalia, Land occidentale, è stata compiuta un’indagine. Nell’ultimo anno, le aggressioni con armi da taglio sono aumentate del 22,4 per cento, metà degli autori `non ha passaporto tedesco, ma non si contano quanti hanno il doppio passaporto, e un terzo è minorenne.