Roma, 7 maggio 2025 - I caccia F/A-18 Super Hornet cadono come mosche, e a Washington qualcuno si sta domandando cosa succede. Tre jet finiti in fondo al Mar Rosso da dicembre, al costo di 60 milioni l'uno è un tema poco gradito al nuovo inquilino della Casa Bianca, che del taglio delle spese sta facendo il suo mantra.
Più in generale per l'aviazione militare Usa è un brutto colpo, visto l'importanza dell'F/A-18 Hornet, un caccia multiruolo nato per prendere il posto di 4 mitici jet Usa come il Tomcat, il Corsair II, lo Skyhawk e l'Intruder l'Hornet.

La creatura progettata, e inizialmente costruita, dalla McDonnell Douglas e poi passata alla Boeing, ha volato per la prima volta nel 1995. E' entrato in produzione in larga scala però solo nel 1997, grazie proprio alla fusione di McDonnell Douglas e Boeing. L'entrata in servizio risale al 1999, quando sostituì il Grumman F-14 Tomcat, ritirato definitivamente nel 2006.
Il caccia bimotore nacque per operare soprattutto in ambienti marittimi. Affidabile e maneggevole, era l'ideale per sostituire contemporaneamente diversi aerei specializzati. Fin dalla prima versione aveva la sigla F/A (Fighter/Attack).
Non dotato di grande autonomia, la maggiore critica che gli fu mossa, trovò la definitiva consacrazione quando saltò negli anni '90 il progetto A-12 e iniziò a riempire i vuoti lasciati dal ritiro dei vari altri caccia. L'Hornet ricoprì diversi ruoli e la sua evoluzione naturale fu nel 2001 il Super Hornet, più grande, potente e con un'autonomia che rispondeva alle critiche mosse. A oggi resta uno dei velivoli più importanti dell'aviazione Usa, essendo passato da seconda scelta a caccia indispensabile in ogni missione.
Le versioni negli anni sono state il F/A-18E, monoposto; il F/A-18F, biposto; l'E/A-18G Growler, per la da guerra elettronica; l'E/A-18G che rimpiazza nella U.S. Navy il Northrop Grumman EA-6B Prowler. Poi i Super Hornet Block III, nuova variante del cacciabombardiere che a differenza del Advanced Super Hornet, punta più sulle sull'incremento delle capacità di networking che sul miglioramento della capacità stealth. la Marina Usa punta a far diventare il Super Hornet un nodo intelligente della rete dell'US Navy IFC-CA (Naval Integrated Fire Control-Counter Air).