Variante Delta dilaga in Europa: nuovo record di contagi in Francia, il 96% non vaccinato

Continuano a crescere i casi anche in Spagna e Portogallo. Nel Regno Unito ancora valori alti. La Danimarca unico Paese in controtendenza con diffusione in calo a luglio

Impennata di contagi in Francia (Ansa)

Impennata di contagi in Francia (Ansa)

Roma, 21 luglio 2021 - Prosegue la nuova andata Coronavirus in Europa in maggioranza causata dalla diffusione della variante Delta, con un'altra giornata di numeri record di contagi Covid in Francia, in alcune regioni della Spagna e in Portogallo. I valori restano alti anche oggi nel Regno Unito mentre, per ora, l'unico Paese con dati in controtendenza è la Danimarca dove nel mese di luglio è in calo il tasso R di riproduzione del virus, anche se è superiore a 1 (quindi la diffusione resta in crescita).

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Francia

Continua l'impennata del Coronavirus in Francia. E oggi nel corso di un intervento all'Assemblea Nazionale, il ministro della Salute Olivier Véran ha annunciato questo pomeriggio 21.000 nuovi casi di contagi nelle ultime 24 ore, con un "aumento dei ricoveri e diverse centinaia di persone vulnerabili". Ieri, la Francia aveva annunciato un aumento esponenziale dei casi legati alla variante Delta del Covid, con 18.000 nuovi casi contro meno di 7.000 la settimana precedente.

Dopo il consiglio di Difesa sanitario presieduto da Macron per fare il punto della situazione, il premier Jean Castex è intervenuto a metà giornata in tv per illustrare la nuova stretta anti-Covid - entra in vigore l'obbligo del pass sanitario per luoghi di svago e di cultura come cinema e musei, in attesa che le restrizioni includano anche bar e ristoranti a partire da inizio agosto -. Il capo del governo ha cominciato col dire che la schiacciante maggioranza delle persone risultate positive al tampone, il 96%, non è vaccinata. Castex ha anche precisato che il numero di infezioni è aumentato del 140% in una settimana e che l'attuale obiettivo è giungere a 50 milioni di vaccinati con la prima dose entro fine agosto. 

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Spagna

La Spagna è alle prese con la quinta ondata di contagi Covid e la situazione si evolve con ritmo differente a seconda delle regioni. Mentre nei Paesi Baschi (al nord) è stato notificato il record giornaliero di positivi da inizio pandemia, con 1.583 nuovi casi, in Catalogna (nord-est) la trasmissione del virus sembra in fase calante, con l'indice Rt di nuovo sotto l'1, anche se preoccupa il numero di persone ricoverate in terapia intensiva (superiore ai 400). L'evoluzione della nuova ondata continua comunque a provocare grandi quantità di contagi anche in altre regioni del Paese. A Madrid, incidenza e ricoveri sono in crescita, mentre la variante Delta si è ormai presa quasi completamente la scena, visto che ha provocato l'88,1% dei nuovi casi, secondo il governo regionale. In Andalusia (sud della Spagna), l'ascesa dei contagi è definita "preoccupante" anche se non al punto da creare "allarme generale", secondo il governatore Juanma Moreno. Nella Comunità Valenciana (est) si sta pensando di ampliare il numero di municipi in cui vige il coprifuoco notturno a causa dell'alto livello raggiunto dall'incidenza. Casi e ricoveri in terapia intensiva notificati oggi sono in leggero calo alle Baleari.

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Portogallo

Nelle ultime 24 ore le autorità sanitarie portoghesi hanno registrato 13 decessi causati dal Covid e 4.376 nuovi casi. Si tratta dei dati giornalieri più alti da febbraio e marzo. Secondo il bollettino della Direzione Generale della Sanità (Dgs) il Portogallo, con oltre 10 milioni di abitanti, ha totalizzato 939.622 casi e 17.232 decessi dall'inizio della pandemia.

Regno Unito

Nelle ultime 24 ore nel Regno Unito - dove da inizio settimana sono state tolte la maggior parte delle restrizioni interne anti-Covid - sono stati registrati altri 44.104 casi di nuovi contagi e 73 morti, in lieve calo rispetto ai 46.558 contagi e 96 decessi di ieri; sette giorni fa erano stati 42.302 i nuovi contagi e 49 i decessi. Si tratta dei primi segnali di un rallentamento, anche se nell'ultima settimana i nuovi contagi sono aumentati del 35,8%, per un totale di 333.870 positivi.

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Danimarca

In controtendenza rispetto al nuovo picco di contagi di Covid che sta conoscendo gran parte del mondo, in Danimarca il numero R, o tasso di riproduzione del virus, sta diminuendo rispetto all'inizio di luglio. Ora si attesta ad 1,1 rispetto all'1,3 della settimana scorsa, il valore più alto registrato da agosto 2020. Lo ha comunicato oggi il ministero della Salute danese. Il numero R o tasso di riproduzione è una stima del tasso di diffusione del virus nella società. Se è l'1,1 si stima che 10 persone infette ne infettino altre 11, il che significa che l'epidemia è in crescita. Un numero R inferiore ad 1 significa che l'epidemia sta diminuendo. Insomma, l'epidemia di Covid in Danimarca resta in crescita ma il nuovo numero R suggerisce che il tasso sta iniziando a rallentare. Nel Paese il numero delle infezioni è passato, negli ultimi 10 giorni, tra i 1.202 del 14 luglio e i 641 del 18 luglio. Martedì sono stati registrati 820 nuovi casi con 84.439 test effettuati e un tasso di positività dello 0,97%