Ucraina-Russia, Biden: invasione già iniziata. Ultimatum di Putin: Kiev rinunci a Nato

Nato: Russia pianifica attacco su larga scala. Nuove truppe Usa nei Paesi baltici. Le sanzioni dell'Occidente: la Germania blocca il Nord Stream 2

Roma, 22 febbraio 2022 - "L'Ucraina è una minaccia nucleare per Mosca". E' il giorno dopo il discorso alla nazione di Vladimir Putin, che ha segnato una svolta alla crisi ucraina riconoscendo l'indipendenza delle repubbliche separatiste di Donesk e Lugansk. "Gli accordi di Minsk non esistono più", dichiara oggi il presidente russo, che non esclude un'invasione"L'ingresso dell'esercito dipenderà dalla situazione sul terreno". Tre le richieste del leader del Cremlino, avanzate in conferenza stampa in quello che appare come un ultimatum: Kiev dovrebbe rinunciare all'adesione alla Nato, demilitarizzare il Paese e riconoscere l'annessione della Crimea alla Russia. Mentre il ministero degli Esteri russo annuncia l'evacuazione del personale diplomatico di Mosca in tempi brevi, gli Usa annullano l'incontro tra il segretario di Stato Blinken e l'omologo del Cremlino Lavrov. Biden ha dichiarato che l'invasione è "già iniziata", annunciando per la Russia conseguenze "ben oltre" quelle del 2014. Le sanzioni di Ue sono in arrivo e la Germania ha già bloccato il gasdotto Nordstream 2, con soddifazione degli Stati Uniti. "E' il momento più pericoloso per la sicurezza europea da generazioni", commenta la Nato, che si attende un "attacco su larga scala". 

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In mattinata, era stata dura la replica del presidente ucraino a Putin: non cederemo "un solo pezzo" del Paese, ha assicurato Volodimyr Zelensky, che sta mobilitando i riservisti. Nel frattempo, la situazione nell'est del Paese è ancora calda: nel centro di Donetsk sono state udite sei esplosioni, riferisce un cronista dell'agenzia Reuters, aggiungendo che una fonte diplomatica ha spiegato che sono ripresi i bombardamenti sulla "linea di contatto" fra le truppe di Kiev e le forze separatiste. In questa situzione, la previsione deI ministero per la Gestione delle emergenze di Donetsk è di "700mila profughi", in caso di ulteriore peggioramento della situazione militare sul terreno.

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Sommario: 

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Il discorso di Biden

Nel discorso pronunciato questa sera alla Casa Bianca, il presidente Joe Biden ha promesso sanzioni a banche, al debito sovrano (che viene tagliato fuori dal mercato occidentale) di Mosca, alle elite e ai loro familiari. Insieme all'autorizzazione di nuove truppe Usa nei Paesi baltici e all'impegno di altre armi "difensive" a Kiev. Le azioni russe "sono l'inizio dell'invasione", ha detto Biden, definendole una "flagrante violazione del diritto internazionale". Il commander in chief  si tiene comunque uno spiraglio per una risoluzione pacifica della crisi. "C'è ancora tempo per la diplomazia per evitare il peggio, purché sia seria".  Intanto però è saltato l'incontro di giovedì tra il segretario di Stato Antony Blinken e il suo collega russo Serghiei Lavrov.

Putin: "Smilitarizzare Ucraina"

Dopo l'ingresso delle truppe russe nel Donbass, definito azione di "peacekeeping", Vladimir Putin in conferenza stampa minaccia l' Ucraina: "Gli accordi Minsk non esistono più". La Russia, dichiara, vuole la "smilitarizzazione" del Paese che potrebbe avere "armi tattiche nucleari". E anche per questo il capo del Cremlino non esclude l'ingresso di truppe russe, che "dipenderà dalla situazione sul terreno". La soluzione al conflitto, insiste, resta una, cioè che "l'Ucraina rinunciasse spontaneamente all'ambizione di aderire alla Nato". Oltre a questo, Putin, in quello che appare come un ultimatum, chiede di riconoscere l'annessione della Crimea alla Russia. Intanto, riferiscono le agenzie russe, il ministero degli Esteri russo ha annunciato che il personale diplomatico di Mosca verrà evacuato in tempi brevi. 

Nato: Russia pianifica attacco su larga scala

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg insiste su un'invasione ormai alle porte. "Questa - ha spiegato - è una crisi creata interamente dalla sola Russia. Ogni indicatore ci dice che la Russia sta continuando a pianificare un attacco su vasta scala in Ucraina" e la Nato "continua a chiedere alla Russia di fare un passo indietro...non è mai troppo tardi per non attaccare". Nelle scorse settimane, ha proseguito Stoltenberg, "gli alleati hanno dispiegato migliaia di soldati aggiuntivi nella parte orientale dell'Alleanza e messo di più in stand-by. Abbiamo oltre cento jet ad allerta alta e ci sono oltre 120 navi in mare, dall'Alto Nord al Mediterraneo. Continuermo a fare tutto ciò che è necessario per proteggere gli alleati dalle aggressioni".

Sanzioni Ue e Gb

E gli alleati non stanno fermi a guardare. E' stato Joseph Borrell, l'alto rappresentate Ue per gli Affari esteri e la Sicurezza, a riferire il nuovo pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia, decise nel Consiglio Esteri convocato d'urgenza Parigi. "La Russia ha messo in campo una chiara escalation", ha dichiarato, e "di fronte a questa situazione gli europei, con una riposta rapida, in 24 ore, hanno raggiunto un accordo unanime per un pacchetto di sanzioni", che "danneggerà la Russia". Nel dettaglio, ha proseguito Borrell, le sanzioni riguarderanno anche "i membri della Duma russa che hanno votato questa violazione del diritto internazionale e dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina". Colpita sarà anche "la capacità dello Stato russo e del Governo di accedere al nostro mercato dei capitali e finanziari e dei servizi", con limitazioni "all'offerta di finanziamento e all'accesso del loro debito sovrano". Ma non solo. "Con le sanzioni approvate", scrive in un tweet Borrell, "niente più shopping a Milano, feste a Saint Tropez, diamanti ad Anversa. Questo è un primo passo". 

Il tweet di Borrell
Il tweet di Borrell

Sulla stessa linea, il premier britannico Boris Johnson ha annunciato per oggi "la prima raffica di sanzioni economiche", avvertendo che Putin è deciso a "un'invasione su vasta scala dell'Ucraina". Il Regno Unito imporrà sanzioni "nuove e senza precedenti" a 5 banche russe: Rossiayaz Bank, IS Bank, General Bank, Promsvyazbank e Black Sea Ban. 

Germania blocca Nord Stream 2

Ma il primo provvedimento contro la Russia lo ha preso la Germania bloccando, di fatto, il gasdotto Nord Stream 2. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato che la procedura di certificazione del gasdotto sarà interrotta dopo il riconoscimento russo dell'indipendenza di Donetsk e Lugansk. "Le ultime azioni della Russia sono andate un passo troppo oltre", ha spiegato, sottolinenado che a questo punto "il gasdotto non dovrebbe essere certificato". Il Cremlino, ha detto il portavoce, Dmitri Peskov, si augura che si tratti di una sospensione "temporanea"

Ungheria invia truppe vicino al confine

Nel frattempo, l'Ungheria ha annunciato che dispiegherà truppe vicino al confine ucraino. Lo riferisce Sky News. Il ministero della Difesa di Budapest ha spiegato che saranno impiegate in parte in compiti umanitari. L'emittente britannica ricorda che finora nessuno degli alleati della Nato ha inviato truppe in Ucraina, preferendo invece fornire assistenza militare, con la consegna di armi e l'addestramento dell'esercito.

Lo spettro della III Guerra mondiale

La via diplomatica

Nella notte si è svolta una riunione d'urgenza del consiglio di sicurezza dell'Onu, dove è stato sottolineato che "il rischio di un grande conflitto" in Ucraina "è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi". Resta quindi aperta la strada della diplomazia, "ma non permetteremo nuovo bagno di sangue", sono state le parole dell'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia. "Siamo impegnati per la strada diplomatica ma siamo sulla nostra terra", la replica dell'omologo ucraino, Sergiy Kyslytsya: "I confini non cambieranno". Dall'Italia, anche il premier Mario Draghi ha condannato la "decisione del governo russo". "Si tratta - ha spiegato- di un'inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell'integrità territoriale" dell'Ucraina. Il punto ora, ha sottolineato il presidente del Consiglio, è "evitare una guerra nel cuore dell'Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell'ambito dell'Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia".

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Vola il prezzo del gas

Il primo effetto della mossa di Putin sui mercati si misura sul prezzo del gas. Le quotazioni del petrolio sono in netto rialzo con l'acuirsi della crisi, che spinge in alto anche il prezzo dell'oro sui mercati asiatici, e fa prendere il volo anche il prezzo del gas naturale: la quotazione sulla piazza di Amsterdam è a 80 euro Mwh con un aumento del 10% dopo essere salita fino a 82 euro con un rialzo del 13,2%. Mentre in apertura la borsa russa perde oltre l'8%.  Ma la Russia, ha assicurato il presidente Putin, è intenzionata a continuare la fornitura senza interruzione del gas ai mercati globali. "Un uso più ampio del gas naturale, uno dei tipi di carburante più rispettosi dell'ambiente, è abbastanza importante in questa fase. La Russia è intenzionata a continuare la fornitura ininterrotta di questa risorsa energetica ai mercati globali, compreso il gas naturale liquefatto, per migliorare l'infrastruttura esistente e per aumentare gli investimenti nel settore del gas".

Uefa valuta di spostare finale di Champions

In questo scenario, possibile cambio di sede anche per la finale di Champions League: alla luce dell'aggravarsi della crisi in Ucraina, la Uefa sta valutando di spostare l'epilogo della massima competizione europea da San Pietroburgo a Londra. Secondo la stampa inglese sarebbe Wembley la prima alternativa qualora la Uefa decidesse di non far disputare la finalissima del 28 maggio in Russia. Per il momento, però, non è stata ancora presa una decisione conclusiva.