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Putin parla in tv alla nazione, invoca l’impero russo e l’ex Unione sovietica, poi riconosce unilateralmente l’indipendenza delle province di Donestk e Lugansk, nell’Ucraina dell’est rispetto all’intero Donbass. Lo fa con al fianco i capi dei due ‘Statì ribelli’, scatenando la condanna di tutti i leader atlantisti. Il colpo da teatro è arrivato dopo una durissima arringa contro i dirigenti ucraini, accusati di ogni nefandezza, e contro l’Occidente. La guerra è un dato di fatto, perché in serata Putin abbandona ogni infingimento, confermando di aver dato l’ordine al ministero della Difesa russo di dispiegare forze armate "per assicurare la pace" nel Donbass, in seguito alla richiesta dei leader delle due entità separatiste. E neanche un’ora dopo almeno due colonne di blindati russi sono stati subito avvistati a Donetsk. L’Occidente sotto choc reagisce parlando di sanzioni, Macron – che parla di "discorso paranoico e ideologico" – chiede la convocazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che a sua volta protesta: "È una illegittima violazione dell’entità territoriale dell’Ucraina. In Ucraina è già guerra? Le tre opzioni di Putin e le ricadute sull'Italia Il discorso di Putin e lo schiaffo a Lenin: la storia dell'Ucraina Ucraina Russia, le ultime notizie. Onu: "Si rischia una grande guerra "L’Ucraina ha già perso la sua sovranità diventando schiava dei padroni occidentali", ha detto Putin. Di fatto il suo è l’annuncio di un’azione di forza e di occupazione territoriale che potrebbe allargarsi in breve a tutta la nazione ucraina di cui ha imputato l’indipendenza, a discapito di porzioni territoriali originariamente russe, a Lenin, il padre del socialismo reale sovietico. Il ministro degli esteri di Mosca Lavrov, dopo le ultime telefonate del presidente francese Macron e del cancelliere tedesco Olaf Scholz ieri col leader del Cremlino, sarà comunque a Parigi nel fine settimana per preparare un vertice urgente tra ...
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