Per approfondire:
Una doccia gelata . Putin ha messo Europa e Stati Uniti di fronte al fatto compiuto, seppellendo il processo di pace di Minsk. E adesso non è più improbabile che si possa arrivare da parte dell’Occidente a sanzioni economiche e diplomatiche preventive e non solo successive ad un attacco militare diretto all’Ucraina. Il che toglierebbe però a Putin il freno di cercare di evitare le sanzioni, e quindi porterebbe ragionevolmente almeno all’ingresso di truppe russe nel Donbass, se non ad una invasione vera e propria. Ucraina Russia, le ultime notizie. Onu: "Si rischia una grande guerra" La decisione del Cremlino di riconoscere le repubbliche separatiste del Donbass di certo cambia tutto. "Siamo pronti a reagire – ha annunciato ieri l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell – e certamente se ci sarà annessione ci saranno sanzioni". In ballo ci sono diverse ipotesi e i 27 sono divisi. Verranno sicuramente colpiti i settori finanza ed esportazioni, ma sul gas e le banche sono diversi i contrari. I Paesi Baltici e la Polonia – d’intesa con GB e America – guidano i falchi mentre Parigi Berlino e Roma, propenderebbero per una proporzionalità delle misure. "Il riconoscimento dei due territori separatisti in Ucraina – hanno twittato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – è una palese violazione del diritto internazionale, dell’integrità’ territoriale dell’Ucraina e degli accordi di Minsk. L’UE e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione". Vedremo. Donbass, cosa rappresenta la regione al centro della crisi ucraina Putin ha annunciato la sua decisione in una telefonata a tre con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz che, ha informato il Cremlino, "hanno espresso delusione". Il che è un eufemismo. L’impressione è quella di essere stati raggirati e illlusi da ...
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