Venerdì 26 Luglio 2024

Il poliziotto concorrente del quiz tv era un serial killer. La storia di François Verove

Una doppia vita scoperta solo dopo più di 30 anni: la polizia lo ha identificato come l’autore di decine di omicidi e stupri

Francois Verove durante il quiz show

Francois Verove durante il quiz show

Parigi, 15 marzo 2024 – Anche i serial killer vanno in tv per partecipare ai quiz televisivi. Sembrerebbe impossibile, ma non è così. È questa la storia di François Verove, un criminale francese ricercato per omicidio e stupro, che nel 2019 ha partecipato al programma Tout le monde veut pendre sa place (Tutti vogliono prendere il suo posto). Durante lo show l’uomo, che nella vita di tutti i giorni era un agente di polizia, si era dimostrato totalmente a suo agio di fronte alle telecamere, ridendo e scherzando con il conduttore. Non si era mai preoccupato di nascondere la sua identità, nonostante le autorità avessero sospetti su di lui, dato che in alcuni casi di indagine il killer si era qualificato proprio come un poliziotto. La notizia della sua presenza in tv è stata raccontata dalla rivista francese ‘Marianne news’ e poi ripresa da altre testate estere, destando grande clamore.

Per iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui

Verove è stato ricercato dalla polizia francese per più di 30 anni, senza essere stato mai assicurato alla giustizia. Soprannominato ‘Le Grele’ ovvero ‘il Butterato’, ha condotto la sua attività criminale a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90. Contemporaneamente, per ironia della sorte, ha lavorato prima nel corpo militare della Gendarmerie francese, poi, fino alla pensione, nella polizia. La sua attività criminale è venuta a galla solo nel 2021, dopo il suo suicidio, quando la polizia è riuscita finalmente a identificarlo, attraverso il DNA, come l’autore di 31 tra omicidi e stupri, tutti commessi a Parigi. Eppure tutto lo descrivevano come un onesto cittadino della comunità di La Grande-Motte, nel sud della Francia, dove viveva con la moglie e i figli.

Verove ha ammesso le sue colpe in una lettera che è stata ritrovata accanto al suo corpo: in questa confessava alla moglie i suoi attacchi d’ira che lo portavano a macchiarsi di simili crimini. “C’erano momenti in cui non riuscivo a contenermi e dovevo distruggere, infangare, uccidere qualche innocente”, ha scritto nel messaggio. Il killer diceva di aver smesso di uccidere e stuprare nel 1997. La donna ha rivelato di non aver mai avuto sospetti sulla doppia vita condotta dal marito. 

Tra i casi più noti in cui fu coinvolto: l’omicidio della ventenne tedesca Irmgard Muller e il tecnico dell’aviazione francese Gilles Politi, 38 anni, entrambi uccisi nella capitale francese nel 1987. Venne indagato anche per lo stupro e l’omicidio di una ragazzina di 11 anni, Cecile Bloch, trovata morta a Parigi nella cantina del palazzo in cui viveva nel 1986. Inoltre gli sono stati imputati anche gli stupri di altri due bambini.