Martedì 30 Aprile 2024

Il coraggio di Olga, chi è la 17enne russa simbolo della resistenza anti-Putin

Legge la Costituzione agli agenti in assetto antisommossa: loro la portano via. Arrestata per disordini

Olga Misik simbolo dell'ultima ondata di proteste contro il Cremlino (Ansa)

Olga Misik simbolo dell'ultima ondata di proteste contro il Cremlino (Ansa)

Mosca, 2 agosto 2019 - La foto è virale: Olga Misik, 17 anni, legge la Costituzione russa davanti agli agenti in assetto antisommossa. E' il suo gesto di protesta contro la decisione di Putin di sbarrare la strada ai candidati indipendenti delle elezioni municipali di Mosca. Gesto che gli è costato l'arresto. 

A Mosca sabato scorso l'ondata di rivolte è stata spazzata via col pugno di ferro: 1300 i fermi, con gli investigatori russi che hanno aperto un'inchiesta per "disordini di massa", reato che comporta pene dai 3 anni (nel caso della sola partecipazione) ai 15 anni (per l'organizzazione). Tra le persone portate via c'è anche Olga. 

"Ho letto ai poliziotti l'articolo 31 della Costituzione - racconta -  che prevede la libertà di assemblea, il 29 sulla libertà di parola, e l'articolo 3, che descrive il popolo come la principale fonte del potere". 

Olga chiede più diritti. Fa parte del Bessrochkà, un movimento "che non ha leader né una struttura centrale", fatta di militanti sparpagliati sul territorio. "Cmunichiamo attraverso Telegram, partecipiamo a manifestazioni, distribuiamo giornali, volantini e adesivi". 

La ragazza è scesa in campo da pochissimo: la sua 'prima volta' è stata a una manifestazione contro l'aumento dell'età pensionabile promossa dal leader dell'opposizione a Putin, Alexei Navalny. Su di lui "ero timorosa, pensavo fosse un truffatore, ma poi ho cambiato idea, mi sono informata...".

Olga non è certo cresciuta a pane e proteste e il suo attivismo non piace affatto ai genitori. "Mia madre è preoccupata per la mia attività, lei crede alla propaganda che le propinano in tv. E mio padre... figuriamoci, è un fan sfegatato di Putin. Non fa che dirmi 'tu non hai vissuto nel caos degli anni Novanta".

La sua autonomia di pensiero l'ha spinta fino in piazza, a sfidare la polizia: "Volevo spiegare agli agenti che la gente si era radunata pacificamente, senza armi, e quindi legalmente". Loro l'hanno portata via mentre ancora stringeva la Costituzione in mano. "Mi hanno preso per le braccia e le gambe e mi hanno trascinata lungo la strada. Ho urlato perché mi stavano facendo male".

Olga è stata trattenuta fino al giorno dopo. Dovrà comparire in tribunale fra un mese. 

Olga Misik portata via dagli agenti (YouTube)
Olga Misik portata via dagli agenti (YouTube)