Lunedì 29 Aprile 2024

Occidente col fiato sospeso. Biden frena Netanyahu: "Non devi attaccare l’Iran""

Gli Stati Uniti non appoggerebbero una controffensiva d’Israele. Anche il G7 boccia l’ipotesi. Khamenei, guida suprema dell’Iran, getta benzina sul fuoco: "Gerusalemme? Sarà musulmana".

Occidente col fiato sospeso. Biden frena Netanyahu: "Non devi attaccare l’Iran""

Occidente col fiato sospeso. Biden frena Netanyahu: "Non devi attaccare l’Iran""

ROMA

"L’attacco iraniano ha dimostrato la vostra superiorità militare e tecnologica e il fatto che gli Stati occidentali, noi in primis, vi sono fattivamente al fianco: le forze americane hanno abbattuto 70 droni e e almeno tre missili balistici. Questa notte (L’altra notte, ndr) ha mostrato al mondo che l’Iran non è in grado di minacciarvi davvero, neppure se effettua una attacco massiccio. È un vostro successo. Non rovinate tutto con una rappresaglia immediata. E comunque, sappiate che noi non sosterremo o parteciperemo ad un eventuale vostro attacco contro l’Iran". Così Joe Biden a Benjamin Netanyahu, nel cuore della notte israeliana. E questa telefonata, assieme alla constatazione che il 99% dei missili erano stati abbattuti e che non c’erano stati morti o danni significativi, ha portato il premier israeliana o cancellare una risposta immediata.

"Il primo ministro Netanyahu – ha detto a Cbs news John Kirby, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca – sa bene che il presidente Biden non cerca un conflitto con l’Iran e che il presidente sta facendo di tutto, e lo sta facendo dal 7 ottobre, per evitare che questa divenga una guerra regionale più ampia. Per questo non credo che ci sia nessuna ragione per pensare che ci possa essere una escalation".

L’Occidente è unito nel denunciare l’attacco iraniano. "Con la sua azione, l’Iran ha fatto un altro passo avanti verso la destabilizzazione della regione e rischia di provocare un’escalation incontrollabile. Questo deve essere evitato. Noi continueremo a lavorare per stabilizzare la situazione ed evitare un’ulteriore escalation", è quanto si legge nella dichiarazione dei leader del G7, approvata dopo la riunione in video conferenza presieduta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nel summit si è condannato "in modo inequivocabile nei termini più forti il diretto e senza precedenti attacco dell’Iran contro Israele". "In questo spirito – prosegue il G7 – noi domandiamo all’Iran ed ai suoi gruppi affiliati di cessare i loro attacchi e stiamo pronti ad adottare ulteriori misure ora ed in risposta ad altre iniziative destabilizzanti". Nella dichiarazione si esprime inoltre "la piena solidarietà e sostegno ad Israele ed al suo popolo e si riafferma il nostro impegno per la sua sicurezza".

L’Iran, da parte sua, cerca di stemperare i toni. "Circa 72 ore prima delle nostre operazioni – ha detto il ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian – abbiamo informato i nostri amici e vicini nella regione del fatto che la risposta dell’Iran era certa, legittima e irrevocabile. Ora, per noi la vicenda è chiusa. E in un messaggio alla Casa Bianca abbiamo spiegato che l’attacco dell’Iran contro Israele è stato una risposta limitata e che noi non abbiamo come obiettivo cittadini americani e le basi Usa nella regione". "Di contro – ha aggiunto – colpiremo le basi Usa se verranno utilizzate per aiutare azioni di aggressione di Israele". Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, dal canto suo in serata è tornato a soffiare sul fuoco della propaganda con una scritta in ebraico sul social X. "Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrerà la liberazione della Palestina".

Alessandro Farruggia