Sabato 27 Luglio 2024

Scrivono “Help” sulla spiaggia, un aereo li vede: naufraghi salvati dopo 7 giorni su un’isola

I tre pescatori erano rimasti bloccati nell’atollo di Pikelot nell’arcipelago della Micronesia nel Pacifico. Ecco cosa è successo

La scritta "Help" su una spiaggia dell'atollo Pikelot nel Pacifico (Facebook)

La scritta "Help" su una spiaggia dell'atollo Pikelot nel Pacifico (Facebook)

Roma, 12 aprile 2024 – Risultavano dispersi nel Pacifico da più di una settimana. E già si pensava al peggio per i tre marinai rimasti bloccati nell’atollo di Pikelot, un’isola deserta nell’Arcipelago della micronesia, dallo scorso 31 marzo. I naufraghi sono stati rintracciati e messi in salvo dalla Guardia costiera Usa dopo 7 giorni di ricerche nel Pacifico grazie alla scritta “Help” (“Aiuto”) che i tre uomini hanno tracciato a caratteri cubitali affastellando foglie di palma sulla spiaggia. Un ultimo tentativo disperato che li ha riportati a casa. 

Motoscafo in panne 

I tre esperti pescatori di Guam si erano recati nell’isola del Pacifico per pescare. Si trovavano a bordo di un motoscafo fuoribordo, quando il motore della barca è andato in avaria e i tre sono rimasti bloccati sull’atollo Pikelot per oltre una settimana nutrendosi di noci di cocco e bevendo l’acqua di un pozzo. 

L’allarme delle famiglie e le ricerche

Le ricerche sono iniziate quando i parenti dei 3 marinai hanno allertato le autorità di Guam denunciando la scomparsa dei familiari. Un aereo della Marina Usa è decollato da una base del Giappone e ha individuato sulla spiaggia di un atollo la scritta “Help” riuscendo così a limitare l’area delle ricerche delle imbarcazioni di soccorso, inizialmente estesa per circa 78mila miglia nautiche.

Il salvataggio

I soccorsi hanno lanciato dei kit di sopravvivenza sulla spiaggia e una radio per mettersi in contatto con i naufraghi e per avere informazioni di prima mano sul loro stato di salute. Successivamente la Guardia costiera ha raggiunto i naufraghi che finalmente sono stati messi in salvo tornando dalle proprie famiglie.