Proteste o applausi, dipende dai punti di vista. Nella terra del kilt, il preside della Castleview Primary School ha inviato a tutti i genitori la richiesta di mandare i figli maschi a scuola, almeno un giorno alla settimana, vestiti con la gonna (in classico tessuto scozzese). Un’iniziativa per "promuovere l’uguaglianza" e sfatare gli stereotipi di genere. Inclusione pilotata che a non tutti è piaciuta: "Lasciate che i bimbi siano semplicemente bimbi", hanno rilevato alcuni genitori, evidenziando il sovraccarico di pressione sui ragazzi e il rischio di "passare per bigotti" di chi si fosse tirato indietro. E il Consiglio comunale ha precisato: "Nessuno sia obbligato".
Il precedente arriva dalla Spagna. Furono infatti i genitori di una classe di quindicenni, un anno fa a Valladolid, a ordinare ai figli di andare a scuola in gonna per solidarietà con il compagno Mike Gomez, espulso dall’istituto religioso Virgen de Sacedón per aver rivendicato la sua identità di genere presentandosi in classe con una gonna. E anche alcuni insegnanti, per protesta contro il preside, aderirono alla protesta.
Venuti a conoscenza della storia, sono stati gli stessi allievi a chiedere in larga maggioranza a insegnanti e genitori di ripetere l’iniziativa. "Siamo orgogliosi dei nostri alunni – è il commento della scuola –. Promuoviamo il rispetto, la tolleranza e la comprensione e vogliamo che la nostra scuola sia inclusiva e promuova l’uguaglianza". Applausi via Twitter anche dal comune di Edimburgo: "Un lavoro molto positivo". Ma ad alcuni genitori la novità non è piaciuta. E in Scozia il dibattito è aperto.