Spuntano nuovi video dell’arresto di Matteo Falcinelli, lo studente di 25 anni fermato e sottoposto alla manovra dell’hogtied restraict – mani legate ai piedi con le cinghie – dalla polizia di Miami nel febbraio scorso. In un filmato prima dell’incaprettamento, al quale fu sottoposto per 13 interminabili minuti nella stazione di polizia di North Miami Beach, Matteo piange disperato per le manette troppo strette e supplica gli agenti di togliergliele. Grida e lamenti registrati nelle bodycam degli agenti, ora in possesso della famiglia perché depositate al processo. Immagini difficili da guardare. Dieci minuti dopo, intorno alle 4.30 del mattino, lo studente verrà incaprettato e le manette saranno strette ancora più forti, tanto da provocargli lesioni ai nervi. Danni per i quali sarà sottoposto a visite mediche a Perugia nei prossimi giorni, a metà mese.
Ieri, peraltro, è arrivata la proroga del giudice a lasciare il Paese: i Falcinelli possono partire ma tornare negli States entro il primo luglio: la madre Vlasta aspetta però il documento ufficiale per non avere problemi alla frontiera. In un altro spezzone di filmato si vede invece il ragazzo che si rivolge agli agenti: "Per favore non ho fatto nulla", "sono disposto a pagare anche una cauzione" per poter tornare in libertà. A quel punto i poliziotti rispondono che "non è il caso di parlare di pagamenti perché in questo Paese non funziona così e potremmo contestarti la corruzione". Matteo – questa la sua ricostruzione – replica duro: "Non vi rigirate le cose, io non ho detto questo". "Stai calmo e stai seduto", è la risposta. La cauzione di circa 4mila dollari sarà pagata dai compagni del campus dopo due giorni.
Intanto ieri il console italiano in Florida Michele Mistò ha avuto un colloquio con il capo del Dipartimento di polizia che si è già mosso per verificare la vicenda attraverso un’indagine interna, mentre oggi l’avvocato Francesco Maresca che assiste Matteo in Italia si vedrà con il procuratore di Roma Francesco Lo Voi per verificare la possibilità di aprire un procedimento in Italia: la competenza potrebbe essere di Roma o Perugia dove c’è già un’informativa sommaria sull’accaduto. Con lui anche l’avvocato David Ermini, già vicepresidente del Csm. "Il nostro obiettivo è capire come intenda procedere la Procura - spiega l’avvocato Maresca -. Siamo pronti anche a presentare una denuncia e non è escluso che si possa procedere per lesioni gravi ma anche tortura".
Duro anche l’avvocato Chad Piotrowski, legale dello studente nel procedimento americano nel quale Falcinelli è stato ammesso al Pti, un programma rieducativo per sei mesi: al Miami Herald ha parlato di "uso eccessivo della forza". Matteo "non rappresentava una minaccia per sè stesso o per gli agenti mentre era nella celle di detenzione e non c’era assolutamente alcun motivo di legarlo in quel modo. È stato difficile da guardare". L’Herald sottolinea inoltre che "il controverso metodo di costrizione è vietato nei dipartimenti di polizia di tutto il Paese".