Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Califfato che minaccia Mosca

Gli Stati Uniti hanno avvertito la Russia del rischio di attacchi da parte dell'Isis-K, ramo afghano dello Stato islamico, attivo in Asia centrale e con obiettivi espansionistici.

Il Califfato che minaccia Mosca

Il Califfato che minaccia Mosca

Gli Stati Uniti affermano di aver avvertito la Russia a inizio mese del rischio di attacchi da parte dell’Isis-K, il ramo afghano dello Stato islamico.  Conosciuto anche come Stato islamico del Khorasan (Iskp), il gruppo è attivo già dal 2014, formatosi da membri di gruppi militanti, compresi quelli del Pakistan e dell’Uzbekistan. L’organizzazione è attiva in Asia centrale: il nome Khorasan si traduce in ‘la terra del sole’ e si riferisce a una regione storica che comprende parti dell’Afghanistan, del Pakistan e anche dell’Iran.

L’Isis-K si pone come obiettivo la fondazione di un nuovo califfato che riunisca Afghanistan, Pakistan, Iran, ma non solo: nella loro visione rientrano infatti alcune ex repubbliche sovietiche, come il Turkmenistan, il Tagikistan e l’Uzbekistan. Una chiara minaccia per la Russia, che non dimentica le ribellioni islamiste nel Caucaso settentrionale e la lunga serie di sanguinosi attentati che fecero stragi di civili in varie città russe, compresa la capitale.

Oggi è Sanaullah Ghafari, alias Shahab al-Muhajir, il leader del gruppo: secondo il Dipartimento di Stato Usa, l’emiro è stato nominato nel giugno 2020. E da quando gli Stati Uniti hanno lasciato l’Afghanistan nel 2021, l’Isis-K ha concentrato sempre più la sua attenzione sulla Russia, dove già era implicato in alcuni dei più grandi attacchi terroristici recenti nel Paese.