Martedì 23 Aprile 2024

Morta la gorilla Koko, parlava l'inglese e aveva il QI di un uomo

Si esprimeva col linguaggio dei segni, l'incontro con Robin Williams e la reazione al suo suicidio

La gorilla Koko incontra Robin Williams (YouTube)

La gorilla Koko incontra Robin Williams (YouTube)

Roma, 22 giugno 2018 - L'annuincio che scuote il mondo arriva via Twitter. Dalla Gorilla Foundation. Koko, la gorilla che parlava la lingua dei segni inglese, è morta a 46 anni. Nel sonno. Nata allo zoo di San Francisco, cominciò ad imparare la lingua dei segni con la dottoressa Francine Patterson come parte dello Stanford University project a partire dal 1974. «Era diventata una icona dell’empatia e della comunicazione tra specie. Koko ha toccato le vite di milioni di persone ed era l’ambasciatrice di tutti i gorilla», ha commentato la Gorilla Foundation (creata proprio per merito suo) annunciando la scomparsa dello straordinario animale.

Koko era speciale. Sveglia. Con un quoziente intellettivo fra i 75 e i 95 punti, quasi quanto quello medio di un essere umano (pari a 100). Nella sua lunga vita aveva imparato oltre un migliaio di parole, aiutando gli studiosi a capire quanto emotivamente evoluti e intelligenti siano i gorilla. Celebre il suo amore per la gattina All Ball che nel 1985 era diventata la sua inseparabile compagna e la successiva disperazione quando questa di lì a poco morì, uccisa da una macchina.

Era seguita da decenni dalla specialista etologa Penny Patterson diventando una star del web. Era apparsa in numerosi documentari e per due volte aveva fatto da «cover girl» sul National Geographic, la prima con una foto che lei stessa aveva scattato riflessa in uno specchio. Nel 2001 la gorilla aveva incontrato l’attore Robin Williams e i due erano diventati amici. Secondo un blog sul sito della Gorilla Foundation, Koko apprese nel 2016 del suicidio dell’attore e divenne «molto triste», segnalando la parola «pianto» e inchinando la testa. Era legata all’interprete di “Mrs. Doubtfire” e “L’uomo bicentenario” da un rapporto di amicizia che durava da più di 10 anni.

Tutto questo per anni è stata la dimostrazione lampante della qualità degli stati empatici che riusciva a stabilire con gli umani, stati ulteriormente facilitati dalla capacità di Koko di esprimersi, appunto, attraverso i segni.

Nata il 4 luglio 1971 nello zoo di San Francisco, Koko era stata inizialmente chiamata Hanabi-ko, che in giapponese significa “bambino dei fuochi d’artificio”, in riferimento alla sua data di compleanno che cadeva il 4 luglio, festa dell’indipendenza americana.

Sarà una perdita importante per tutta la comunità scientifica ma, in verità, per tutto il mondo, considerato anche il fatto che la figura della gorilla affascinava bimbi, ragazzi, adulti e persone di ogni età.