Incubo fungo nero in India: oltre 45mila contagi. "È un'epidemia nella pandemia"

L'infezione da Mucormycosis è un effetto collaterale del Covid: registrati oltre 45mila casi, il 10% mortali

Vaccinazioni anti Covid a Mumbai (Ansa)

Vaccinazioni anti Covid a Mumbai (Ansa)

Roma, 22 luglio 2021 - Si aggrava l'incubo Covid in India dove c'è il rischio che si apra una nuova emergenza sanitaria nell'emergenza della pandemia. E la causa è il cosiddetto "fungo nero", un'infezione che colpisce in particolare naso e occhi, e talvolta anche il cervello, ed è ritenuto un effetto collaterale del Covid-19. L'India ha registrato finora 45.374 casi ufficiali di "fungo nero" - infezione da Mucormycosis - e di questi quasi il 10% hanno causato il decesso dei malati: sono oltre 4.300 le vittime provocate dall'infezione innescata dal fungo e peggiorata a causa dal ricorso massiccio agli steroidi per curare il coronavirus.

A comunicare l'ultimo bilancio di quella che è stata definita dai media "un'epidemia nell'epidemia" è stato il ministro della Sanità indiano, Mansukh Mandaviya. I due Stati indiani maggiormente colpiti sono quelli del Maharashtra e Gujarat, dove il fungo killer ha già causato 1.785 morti. Al momento il 50% dei pazienti che hanno contratto il micidiale fungo necessita di apposite cure - iniezioni di un potente anti fungicida - per eliminarlo dagli organi maggiormente colpiti come il naso, gli occhi e in alcuni casi il cervello.

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Chi si ammala 

Dalle anamnesi è emerso che in media il Mucormycosis - questo il nome scientifico - si manifesta nei pazienti affetti dal Covid dopo 12-18 giorni di ricovero e tra loro quelli diabetici, malati di tumori e Hiv sono maggiormente a rischio. Gli steroidi assunti per curare le infezioni polmonari da Sars-Cov-2 riducono l'infiammazione ma causano danni collaterali quando nel corpo le difese immunitarie si abbassano per combattere il coronavirus. Inoltre fanno aumentare i livelli di zucchero nel sangue, sia nei pazienti diabetici che in quelli non diabetici.

Dati sottostimati

Come già successo con i bilanci di contagi e vittime del Covid, anche quelli relativi al "fungo nero" sarebbero sottostimati dalle autorità. "In genere le morti per Mucormycosis si verificano a distanze di settimane o mesi dopo aver contratto il fungo. I nostri sistemi non sono attualmente in grado di registrare tutti i dati" ha detto alla Bbc Raghuraj Hegde, oculista chirurgo di Bangalore. Nei bilanci governativi non sarebbero contabilizzati i pazienti deceduti nei piccoli ospedali e nelle zone rurali, oltre a non tenere conto dei numerosi casi di ricadute.

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