Covid, Inghilterra piegata dalla 'pingdemic'

Milioni di persone in autoisolamento perché tracciate dall'app del servizio sanitario per contatti con positivi. L'assenza di lavoratori manda in crisi supermercati e negozi, problemi per il carburante e le poste

Covid in Inghilterra, problemi anche nei trasporti (Ansa)

Covid in Inghilterra, problemi anche nei trasporti (Ansa)

Londra, 22 luglio 2021 - Le foto degli scaffali vuoti nei supermercati occupano le prime pagine dei giornali, con tanto di scuse delle principali catene. Orari ridotti dei negozi, spettacoli teatrali e concerti che saltano in continuazione, corse della metropolitana londinese e di autobus nell’East Yorkshire cancellate. In crisi anche i pub, le forniture di carburante, la polizia e le poste della Royal mail. È la fotografia dell’Inghilterra passata in poche ore dal 'freedom day' del 19 luglio alla ’pingdemic’. La parola è un neologismo, crasi di ’to ping’ e 'pandemic'. E si riferisce all’inflessibile tracciamento della app ’Test and trace’ del servizio sanitario nazionale. Implacabile nel segnalare se sei venuto in contatto stretto con un positivo, anche se magari c'è un muro a dividervi. In quel caso scatta l’autoisolamento per dieci giorni. Il ritorno alla vita normale potrà avvenire solo dopo un test negativo.

Leggi anche: Regno Unito: banconote solo di plastica. La svolta dal 1 ottobre, cosa cambia

Al 7 luglio, almeno mezzo milione di inglesi era costretto a stare in casa. Al 20, si parlava di 1,7 milioni di persone. Mentre i contagi sono in crescita a causa soprattutto della variante Delta, con picchi di 50mila casi al giorno. Lo stesso premier Boris Johnson è la vittima più illustre della quarantena, ’tracciato’ per il contatto con il ministro della Salute,  Sajid Javid. Ed è ora nelle stesse condizioni anche  il leader dell’opposizione  laburista Sir Keir Starmer. Aveva appena criticato il primo ministro per il caos, è stato costretto a mettersi in autoisolamento dopo che uno dei figli è risultato positivo al Covid.

Approfondisci:

Contagi Covid in Italia del 22 luglio: bollettino Coronavirus e dati regioni

Contagi Covid in Italia del 22 luglio: bollettino Coronavirus e dati regioni

Le previsioni

Le conseguenze della pingdemic si vedono sugli scaffali dei supermercati. Anche se la catena Tesco ha dichiarato ai media di avere "disponibilità temporanea bassa su un piccolo numero di prodotti", mentre "la disponibilità complessiva rimane buona".  Sainsbury’s ha affermato che "potrebbe non avere sempre" i prodotti desiderati dai clienti. Criticità anche nei trasporti. E già prima del libera tutti, si erano avuti segnali.  Sabato 17 luglio erano state sospese le corse della metropolitana di Londra e annullati i servizi di autobus dell’East Yorshire per mancanza di personale. In qauesti gironi, hanno chiuso anche alcune pompe di benzina BP. Iceland, la catena di surgelati islandese, ha fatto sapere che sono bloccati in casa mille lavoratori. Ha invitato i clienti a non fare scorte mentre si prepara a duemila assunzioni. Le aziende chiedono al governo di rivedere le regole, riducendo la sensibilità della app. Johnson prepara l'esenzione per alcune categorie di lavoratori, l’isolamento sarebbe sostituito dai test. Sui social si moltiplicano le segnalazioni di supermercati in crisi per le forniture di base tra cui latte, uova, pane e riso ma anche acqua. Le cose dovrebbero migliorare dal 16 agosto. Quando i vaccinati con due dosi non si dovranno più mettere in quarantena.