Lunedì 29 Aprile 2024

Il funerale di Navalny a Mosca, l’analista: "Non ci sarà la folla, si rischia l’arresto"

Venerdì alle 12 l’addio al dissidente con polizia, telecamere e transenne. Anna Zafesova: "La vedova ha usato parole pesanti contro il regime, è in pericolo"

Un funerale ad alto rischio: i partecipanti verranno sicuramente schedati e, a causa delle pressioni del Cremlino, probabilmente non ci sarà la folla oceanica auspicata dagli organizzatori. Anna Zafesova, giornalista, analista e autrice del libro Navalny contro Putin (Paesi Edizioni) ha evidenziato tutte le incognite dell’ultimo viaggio del dissidente.

A Mosca il funerale di Alexei Navalny
A Mosca il funerale di Alexei Navalny

Anna Zafesova, venerdì alle 14 (12 italiane) saranno celebrati i funerali di Navalny. Cosa dobbiamo aspettarci?

"Abbiamo tutti in mente l’idea di un funerale come quello di Andreij Sacharov, nel 1989, o del cantante dissidente Vladimir Vysockij nel 1980. La famiglia di Navalny ha sicuramente in mente un funerale che sfida il potere. Detto questo, temo non sarà possibile perché il Cremlino farà di tutto per evitarlo".

Come possono farlo?

"Ricordo che Alexei Navalny per le autorità russe resta un estremista condannato a quasi 20 anni di carcere. I suoi movimenti sono stati dichiarati illegali e con questi anche i loro simboli, persino il semplice punto esclamativo che compare nei loro account social o la ‘n’ che indentifica appunto Navalny. Utilizzarli è considerato esibizione di insegne terroristiche e punibile con il carcere. Per questo i siti di opposizione stanno ricordando a chi vuole andare ai funerali di non portarsi dietro volantini, magliette, o qualunque altra simbologia politica che possa provocare la repressione da parte delle forze dell’ordine".

Gli operai municipali scaricano le transenne fuori dalla chiesa dell’Icona della Madre di Dio a Mosca
Gli operai municipali scaricano le transenne fuori dalla chiesa dell’Icona della Madre di Dio a Mosca

Cosa rischia chi, nonostante tutto, vorrà partecipare al funerale?

"Sappiamo già che il cimitero dove Navalny verrà sepolto è stato transennato, la zona ricoperta di telecamere, quasi sicuramente a riconoscimento facciale. Ci sono i poliziotti che controllano i documenti. A tutti quelli che entrano chiedono il motivo della visita. Mi pare evidente che chi parteciperà ai funerali correrà un altissimo rischio di venire schedato, arrestato dalla polizia o addirittura incriminato. Il Cremlino teme una manifestazione fisica molto visibile. Anche da morto Navalny rimane il simbolo del più forte movimento di opposizione attualmente in Russia".

Tutti gli occhi saranno puntati sulla moglie del dissidente, Yulia. Non è che arrestano anche lei?

"Questo è un grande dilemma per entrambe le parti, intendo per il Cremlino e la stessa Yulia Navalnaya. Diciamo che con la legge russa tutto è possibile. Va anche detto che nei giorni scorsi Navalnaya ha espresso giudizi che la mettono a rischio. Ha detto che Putin ha ucciso suo marito, ma ha anche detto che sta portando avanti una guerra criminale. Non si è limitata a rimanere nel suo ruolo di vedova e denunciare Putin perché non voleva restituirle il corpo. Ha fatto un discorso molto politico, ha affermato che Putin ha ucciso suo marito come uccide gli ucraini in guerra, questo è già passibile di discredito delle forze armate. Sebbene Putin abbia poche remore, arrestare una persona che due giorni prima ha parlato al Parlamento Europeo è un po’ pesante. Francamente, poi, non so quanto per Yulia abbia senso ripetere quello che ha fatto suo marito e consegnarsi come una martire del regime russo. Se però il regime russo non l’arresta, è come se dicesse che la teme".

Insomma, la faranno entrare nel Paese ma non è detto che la facciano uscire.

"Sì e fra le altre cose mi domando anche dei figli. Zachar è minorenne, quindi potrebbe venire bloccato alle autorità, ma Daria è maggiorenne e a sua volta ha fatto dichiarazioni molto pesanti".