Lunedì 17 Giugno 2024

Frana castastrofica in Papua Nuova Guinea: oltre 670 vittime e 150 case sepolte

I servizi di emergenza presenti nelle vicinanze dell'area del disastro sono ostacolati dal terreno accidentato e dai danni che le strade principali hanno subito, mentre alcune parti dell'area interessata sono accessibili solo tramite via aerea. Gli Stati Uniti offrono aiuto

Port Moresby, 26 maggio 2024 – E’ sconvolgente il bilancio della frana che ha distrutto un villaggio in Papua Nuova Guinea: nelle ultime ore è salito a 2000 persone la conta dei morti. "Ci sono circa 150 case sepolte", ha spiegato Serhan Aktoprak, dell'agenzia Onu per l'immigrazione con sede a Port Moresby. La tragedia nell'isolata provincia di Enga, a circa 600 chilometri a nord-ovest della capitale. 

La frana in Papua Nuova Guinea (foto Ansa)
La frana in Papua Nuova Guinea (foto Ansa)

Le difficoltà dei soccorsi

I servizi di emergenza presenti nelle vicinanze dell'area del disastro sono ostacolati dal terreno accidentato e dai danni che le strade principali hanno subito, mentre alcune parti dell'area interessata sono accessibili solo tramite via aerea, dunque con gli elicotteri.

Ancora bilancio molto incerto

La frana, con tutta probabilità causata dalle forti piogge che hanno colpito la zona nelle ultime settimane, ha distrutto bestiame, raccolti e fonti di acqua pulita nella zona, ma soprattutto ha sepolto centinaia di case, nella notte tra giovedì e venerdì. Nella zona dove si è verificata la frana vivono quasi 4mila persone, ma secondo l'agenzia il numero delle persone colpite è "sicuramente più alto" a causa dell'afflusso di persone in fuga dai conflitti tribali nelle aree vicine. La stessa fonte teme inoltre che anche altri villaggi che si trovano nella zona montagnosa potrebbero essere a rischio.

La mappa

L’aiuto offerto dagli Stati Uniti

Il primo ministro della Papua Nuova Guinea, James Marape, ha reso noto che il governo sta lavorando con i funzionari locali per fornire "soccorso, ma anche per il recupero dei corpi e la ricostruzione delle infrastrutture". Il presidente Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti sono pronti a fornire assistenza, e ha definito la Papua Nuova Guinea uno "stretto partner e amico" degli Usa. Washington ha rafforzato i legami nella regione dell'Asia del Pacifico dopo che la Cina ha firmato un accordo di sicurezza con le Isole Salomone nel 2022 che consente a Pechino di dispiegare personale di polizia e militare nel Paese. L'anno scorso gli Stati Uniti hanno firmato un accordo di difesa con la Papua Nuova Guinea. Il Paese si trova a sud di Guam, territorio Usa ed è un importante hub militare nel Pacifico.