Non è più in pericolo di vita il premier slovacco Robert Fico, colpito mercoledì scorso dai proiettili di Juraj Cintula, il 71enne da sabato in custodia cautelare. Ma le indagini mostrano uno scenario più complesso di quanto si fosse ritenuto fino ad ora: a colpire infatti potrebbe non essere stato un "lupo solitario" e adesso si segue anche la pista di un "gruppo" dietro il tentato omicidio. A riferire di questa ipotesi è stato il governo in una conferenza stampa a Bratislava, nella quale si è annunciata un’energica stretta sulla sicurezza.
L’elemento che avrebbe fatto virare gli inquirenti è la circostanza che, due ore dopo l’aggressione, l’intera comunicazione di Cintola su Facebook fosse stata cancellata. "E non è stato né lui, né sua moglie", ha scandito il ministro dell’Interno, Matus Sutaj Estock, davanti ai giornalisti. Si lavora dunque sull’ipotesi che l’attentatore si muovesse in un gruppo di persone, che si incitavano reciprocamente a commettere l’agguato.