Venerdì 3 Maggio 2024

Elezioni in Israele, sia Gantz che Netanyahu rivendicano la vittoria

Gli exit poll danno un sostanziale pareggio tra il premier uscente e il suo sfidante, ma il primo sembra avere più chance di formare il governo

Israele, il premier uscente Netanyahu e lo sfidante Gantz con la moglie

Israele, il premier uscente Netanyahu e lo sfidante Gantz con la moglie

Tel Aviv (Israele), 9 aprile 2019 - Elezioni in Israele, al termine di una campagna elettorale dura e senza esclusione di colpi e di una giornata di voto segnata da un'affluenza inferiore alle precedenti elezioni, gli israeliani vanno a dormire confusi. I primi exit poll alla chiusura dei seggi non hanno consegnato un risultato chiaro: entrambi i principali sfidanti, sia Benny Gantz (ex capo di Stato maggiore al suo debutto in politica) che Benjamin Netanyahu (il premier uscente che punta al quinto mandato è un record), hanno rivendicato la vittoria e bisognerà attendere la conclusione dello spoglio delle schede per avere uno scenario più chiaro. Anche perché, alle elezioni del 2015, gli exit poll erano stati smentiti dai risultati finali. 

Dal voto alla formazione del governo possono passare settimane, se non mesi. E comunque la 'corsa' per formare il governo è ancora tutta aperta. L'ex capo di Stato maggiore, alla guida del Blu e Bianco, è stato il primo a esultare: secondo i primi exit poll, Gantz è riuscito nell'impresa storica di battere Netanyahu, conquistando 37 seggi contro i 33-35 del Likud. Entrambi dunque sono ben lontani dalla maggioranza assoluta (61 seggi su 120) e dovrannno quindi formare una coalizione per governare.

E il blocco di destra resta in vantaggio come numero totale di seggi rispetto al blocco di sinistra, dando così al premier maggiori chance di rimanere al governo per il quinto mandato, dopo 10 anni consecutivi al potere. 

Da qui, i due contrastanti messaggi di vittoria diffusi dai due sfidanti: "Il popolo d'Israele ha parlato. Grazie alle migliaia di attivisti e a oltre un milione di elettori, in queste elezioni, c'è un chiaro vincitore e un chiaro perdente. Bibi (Netanyahu) ha promesso 40 seggi e ha perso", ha affermato l'ex capo di Stato maggiore. Il premier gli ha risposto poco dopo, dichiarando "una chiara vittoria" del "blocco di destra guidato dal Likud". "Ringrazio i cittadini di Israele per la loro fiducia, inizierò a formare un governo di destra con i nostri partner naturali già stanotte".

I DATI - I primi dati diffusi a seggi chiusi indicano che United Torah Judaism, Shas e Labour si fermano a 7 seggi, la lista araba Hadash-Ta'al a 6, Meretz insieme all'Unione dei Partiti di Destra e alla lista araba Ra'am Balad si attestano a 5, mentre Yisrael Beiteinu e il centrista Kulanu a 4. Restano fuori dal Parlamento Zehut di Moshe Feiglin, la Nuova Destra di Naftali Bennett e il partito centrista Gesher. Bisognerà attendere anche un paio di giorni per avere i dati definitivi. 

I GIOCHI POLITICI - Intanto i giochi politici vanno avanti: Netanyahu come promesso ha già parlato con i leader dei partiti degli ultra-ortodossi, United Torah Judaism e Shas, ed entrambi hanno promesso di raccomandarlo al presidente Reuven Rivlin per avere l'incarico di formare il governo. Nulla di fatto invece con il leader del partito centrista Kulanu, Moshe Kahlon, che ha fatto sapere di avergli negato l'endorsement mentre Avigdor Lieberman, alla guida di Yisrael Beiteinu, ha preso tempo, sostenendo di voler attendere la fine dello spoglio per pronunciarsi.  Intanto i palestinesi hanno sottolineato che con questo voto gli israeliani hanno scelto di "preservare lo status quo: hanno detto no alla pace e sì all'occupazione".

LABURISTI SOTTO CHOC -  Il partito laburista di Avi Gabbai è uscito seccamente sconfitto nei tre exit-poll pubblicati dalle reti televisive israeliane secondo cui nella prossima Knesset avrà 7-8 deputati (su un totale di 120). Nelle politiche del 2015 - in cui si erano presentati sotTo la guida di Isaac Herzog e assieme al partito centrista di Tzipi Livni - i laburisti avevano ottenuto 24 seggi. "Si tratta di un fallimento duro e doloroso - ha ammesso la dirigente laburista Shelly Yechimovic - È il risultato peggiore che abbiamo mai conseguito nella intera storia del partito laburista. Siamo sotto choc".

Da queste elezioni la sinistra israeliana è uscita molto ridimensionata. Il partito Meretz avrebbe ottenuto 4-5 seggi mentre le liste arabe - che nella scorsa Knesset avevano conquistato 13 seggi - per ora possono contare solo sui 6-7 seggi di Hadash-Taal. Un secondo partito arabo, Balad-Raam potrebbe non aver superato la soglia di ingresso.

FOCUS / Netanyahu punta al quinto mandato. Ma Gantz piace

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