Giovedì 18 Aprile 2024

Taiwan, la Cina simula l’accerchiamento totale. Esercitazioni con 71 aerei e 9 navi da guerra

Una mossa in risposta all'incontro in Florida tra la presidente taiwanese presidente di Taiwan Tsai Ing-wen e il presidente della Camera Usa Kevin McCarthy nonostante le minacce di Pechino, che parla di un “serio avvertimento”

Roma, 8 aprile 2023 – Una serie di manovre militari, una prova di forza con pochi precedenti. Taiwan ha affermato oggi di aver rilevato 71 aerei e nove navi da guerra cinesi nei pressi dell'isola. Ventinove aerei hanno attraversato la linea mediana che separa la Cina da Taiwan, ha aggiunto il ministero taiwanese, denunciando "azioni irrazionali" da parte di Pechino. Ed è solo l’inizioa: l'Esercito di liberazione del popolo cinese infatti ha avviato oggi tre giorni di esercitazioni militari nello Stretto. È in corso la simulazione di un accerchiamento totale, ha riferito l’emittente statale cinese Cctv.

Taiwan, personale dell'aviazione carica un missile (Ansa)
Taiwan, personale dell'aviazione carica un missile (Ansa)

L’ira per l’incontro in Florida

Si tratta di una mossa in risposta all'incontro in Florida tra la presidente taiwanese presidente di Taiwan Tsai Ing-wen e il presidente della Camera Usa Kevin McCarthy nonostante le minacce di Pechino. L'Eastern Theatre Command dell'esercito cinese ha infatti dichiarato che le esercitazioni odierne sono "un serio avvertimento contro la collusione delle forze separatiste di Taiwan con forze esterne e una mossa necessaria per difendere la sovranità nazionale e l'integrità territoriale".

Lunedì esercitazioni a fuoco vivo

Ieri Pechino ha reso noto che lunedì si terranno esercitazioni a fuoco vivo, vicino alla costa del Fujian, la provincia prospiciente l'isola, hanno riferito anche le autorità marittime locali. Taipei ha affermato che le manovre minacciano "la stabilità e la sicurezza" nella regione Asia-Pacifico. 

Il precedente di agosto

Ad agosto 2022, Pechino mise in scena manovre militari senza precedenti intorno a Taiwan in risposta alla visita nell'isola dell'allora speaker della Camera Usa, la democratica Nancy Pelosi.

"Espansionismo autoritario”

“Negli anni recenti abbiamo avuto di fronte il continuo espansionismo autoritario», ha affermato la presidente Tsai Ing-wen, aggiungendo di voler “continuare a lavorare con gli Usa e con gli altri Paesi simile per difendere i valori della libertà e della democrazia”.