Carlo III in Parlamento, per la prima volta da Re. Il discorso alle Camere Unite

"Il Parlamento è lo strumento pulsante della democrazia" ha detto il sovrano, a cui gli speaker delle Camere hanno rivolto i loro messaggi di condoglianze

Londra, 12 settembre 2022 - Oggi Carlo III è entrato per la prima volta in Parlamento nelle vesti di Re. La sua vita è del tutto cambiata. D'altronde lui stesso l'aveva annunciato nel suo discorso, durante la proclamazione ufficiale.

Il Re ha fatto il suo ingresso nel palazzo di Westminster, accolto da uno squillo di trombe. Era accompagnato dalla regina consorte Camilla ed è stato ricevuto solennemente da una vasta rappresentanza delle due Camere, riunite in una sala dell'ala dell'edificio occupata dalla Camera dei Lord. Tutti i presenti erano vestiti a lutto o con costumi tradizionali nel caso dei funzionari dello staff e di alcuni pari del Regno. Alla fine della cerimonia, il Re si è messo in viaggio verso Edimburgo, per le cerimonie in onore della regina defunta.

Re Carlo parla al Parlamento britannico (Ansa)
Re Carlo parla al Parlamento britannico (Ansa)

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Il discorso del Re

Re Carlo III ha rinnovato oggi solennemente il suo impegno di fedeltà al modello di 'governo costituzionale' britannico nel palazzo di Westminster, sede del Parlamento, dopo aver seguito con un'espressione assorta i commossi messaggi di condoglianze rivoltigli dagli speaker (i presidenti John McFall e Lindsay Hoyle) delle due Camere per la morte della regina Elisabetta.

Il sovrano, con la regina consorte Camilla al fianco, ha ricordato "la dedizione insuperabile" della sua "amata madre" al Paese e ai propri doveri, ripromettendosi di seguirne le orme. Poi, citando ancora una volta Shakespeare, l'ha definita "modello di vita di tutti i principi".

"Non posso fare a meno di sentire il peso della storia che ci circonda e che ricorda le tradizioni parlamentari vitali", ha dichiarato Carlo III, che ha definito il Parlamento uno "strumento vivo e vegeto della nostra democrazia", ricordando come sua madre si impegnò a mantenere "i preziosi principi di governo costituzionale che stanno al cuore della nostra nazione".

Il Parlamento di Westminster (Ansa)
Il Parlamento di Westminster (Ansa)

In Parlamento, nelle prime file, fra gli altri, spiccavano in nero gli ex primi ministri Theresa May e Boris Johnson, entrambi tuttora deputati. C'erano anche il leader laburista Keir Starmer e al suo predecessore Jeremy Corbyn. Ad aprire la cerimonia è stato lo speaker della Camera dei Lord, il barone McFall di Alcluith, dicendo che la regina Elisabetta II era "una guida ma anche al servizio del popolo". E ha aggiunto: "La sua umiltà e integrità hanno suscitato rispetto e catturato l'immaginazione di popoli e nazioni in tutto il mondo". Per poi sottolineare che le sue qualità rimangono per ispirare re Carlo III nella guida del Regno.

Mentre lo Speaker dei Comuni, Sir Lindsay Hoyle, ha esordito ricordando "la nostra sovrana signora, la regina Elisabetta". Ha affermato poi che la perdita della regina si fa sentire in tutto il mondo, nel Regno Unito e nell'intero Commonwealth, "a cui lei si è dedicata così tanto". "Per quanto sia profondo il nostro dolore, sappiamo che il vostro è più profondo", ha poi aggiunto rivolgendosi al re Carlo e alla regina consorte Camilla che sedevano sui due troni all'interno della Westminster Hall, la parte più antica del Parlamento britannico, per ascoltare gli elogi funebri.

Dopo la lettura dei discorsi, anche da parte del sovrano, tutti i presenti si sono alzati in piedi per ascoltare in una atmosfera solenne l'inno nazionale, diventato 'God Save the King' dopo la morte di Elisabetta II.

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