Domenica 6 Ottobre 2024
LORENZO
Esteri

Carestia, arma di guerra. L’Onu: Gaza è un inferno: "Metà della popolazione è rimasta senza cibo"

Le Nazioni Unite: nove famiglie su 10 non riescono a mangiare tutti i giorni. Dall’Holomodor di Stalin contro l’Ucraina all’operazione Marita in Grecia:. quando affamare il nemico porta allo sterminio di massa nei conflitti.

Carestia, arma di guerra. L’Onu: Gaza è un inferno: "Metà della popolazione è rimasta senza cibo"

Carestia, arma di guerra. L’Onu: Gaza è un inferno: "Metà della popolazione è rimasta senza cibo"

Bianchi

A Gaza metà della popolazione sta morendo di fame. La carestia è stata denunciata in un’intervista alla Bbc da Carl Skau, vicedirettore del Programma Alimentare Mondiale (in acronimo Pam) delle Nazioni Unite. Secondo l’alto funzionario dell’Onu in alcune aree nove famiglie su dieci non riescono a mangiare tutti i giorni, perché sono "quasi impossibili" le consegne di aiuti umanitari. Skau e la sua squadra riferiscono di essere stati testimoni "della confusione nei magazzini e nei punti di distribuzione, luoghi nei quali si accalcano migliaia di persone affamate e disperate. Nei supermercati gli scaffali sono vuoti". L’acqua potabile è limitata a 1.100 metri cubi all’ora. Un aereo russo è partito per l’aeroporto di el – Arish. Nello scalo egiziano scaricherà 17,5 tonnellate di materiali di soccorso per la popolazione di Gaza. Una delegazione di ambasciatori di 10 Paesi membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (assenti i diplomatici degli Stati Uniti, della Francia e del Gabon) ha raggiunto il valico di Rafah fra l’Egitto e la Striscia. Dal ministero degli esteri egiziano riceveranno aggiornamenti sulle operazioni di consegna degli aiuti e sugli ostacoli che Israele oppone sia all’arrivo dei camion che li trasportano, sia all’evacuazione dei feriti.

Anche le Forze Israeliane di Difesa (in acronimo inglese Idf) ammettono il caos mostrando un video nel quale miliziani integralisti armati sottraggono a bastonate i sacchi di cibo e li portano in un loro rifugio. Secondo il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce delle Idf, nel campo profughi di Jabalia alcuni kalashnikov ed un lanciarazzi Rpg sono stati trovati dentro sacchi dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i rifugiati palestinesi. Nelle immediate vicinanze di una scuola un camion era stato trasformato in una rampa di lancio per missili a lunga gittata. "La situazione nella Striscia rappresenta l’inferno in terra" ha detto Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu.

Gaza evoca il ricordo di altre carestie del passato provocate da conflitti. L’Holomodor, letteralmente "lo sterminio per fame", uccise fra 3 e 4 milioni di ucraini nel 1932 e nel 1933. Il regime sovietico guidato da Stalin voleva consolidare il passaggio forzato alle fattorie di proprietà collettiva delle terre agricole private nel "granaio d’Europa". I blocchi stradali impedirono alla popolazione ogni spostamento. Un rapporto del capo della polizia segreta di Kiev elencò 69 casi di cannibalismo in due mesi. Lo stesso documento registrò episodi di persone che uccisero e mangiarono i propri figli, la totale estinzione di cani e di gatti, la sparizione degli abitanti di interi villaggi e l’orrore di carri per il trasporto dei defunti che raccoglievano i moribondi e li seppellivano ancora vivi.

Durante l’invasione nazista, l’operazione Marita del 6 aprile 1941, più di centomila civili greci furono uccisi dalla fame negli ultimi mesi del 1941 e nei primi del 1942. Con l’assenso tedesco la Tracia, la regione che produceva grano per tutto il Paese, fu annessa dalla Bulgaria. Nel 2019 il governo di Alexis Tsipras ha chiesto alla Germania un risarcimento postumo di 279 milioni di euro.