L’epicentro della guerra in Ucraina è il fronte orientale e per chi difende il proprio territorio la situazione è "notevolmente peggiorata". L’ammissione è arrivata direttamente dal capo delle forze armate di Kiev, Oleksandr Syrsky, come monito su quanto sia reale il rischio di una sconfitta. Il nodo è sempre quello della strutturale inferiorità in termini di uomini rispetto ai russi e la carenza di armi e munizioni. Per questo gli alleati occidentali stanno cercando di correre ai ripari. A prendere l’iniziativa è stata la Germania che ha annunciato l’invio di un nuovo sistema Patriot per la difesa antiaerea, per arginare gli incessanti raid con droni che negli ultimi giorni sono tornati a concentrarsi sulle reti dell’energia
ucraina.
Privare il nemico di elettricità e gas è uno degli obiettivi dell’offensiva di Vladimir Putin, che nel frattempo starebbe pensando anche a riattivare la centrale di Zaporizhzhia, in mano russa dal 2022. Il generale Syrsky, che due mesi fa aveva sostituto Valerii Zaluzhnyi alla guida delle truppe ucraine per tentare di risollevare le sorti del conflitto, ha dato un quadro impietoso degli sviluppi sul terreno. Il nemico, ha riferito, ha "intensificato in modo significativo l’offensiva dopo le elezioni presidenziali in Russia di marzo".