Sabato 27 Luglio 2024

Bambino di 9 anni arrestato in Siria. I genitori chiedono il rilascio

La repressione attuata dal governo di Assad non fa sconti a nessuno, nemmeno ai bambini. Il piccolo si trova in carcere con l’accusa di ‘vilipendio dell’immagine del presidente’

7,5 milioni di bambini necessitano di aiuti umanitari in Siria secondo l'Unicef

7,5 milioni di bambini necessitano di aiuti umanitari in Siria secondo l'Unicef

Damasco, 18 marzo 2024 – Un bambino di 9 anni è stato arrestato in Siria con l’accusa di ‘vilipendio dell’immagine del presidente’, secondo quanto riporta l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. Il piccolo Muhammad al Ali è stato sorpreso a scrivere su una delle foto del presidente Bashar al-Assad, presenti nella sua scuola a Marj Qata, un quartiere di Homs, la terza città più grande del Paese, situata a nord di Damasco. Il bambino, che frequenta la quarta elementare, si trova in carcere ormai da dieci giorni, dopo essere stato fermato dalla polizia segreta. Secondo le fonti, Muhammad è stato rimproverato e picchiato dal preside della scuola e, dopo, preso in custodia da agenti della Sicurezza politica, una delle quattro principali agenzie di controllo e repressione del governo siriano. 

“Da dieci giorni il bambino è rinchiuso in una cella della sede della Sicurezza politica nella città di Homs e i genitori chiedono ogni giorno il suo immediato rilascio”, riferisce l'Osservatorio.

Il governo di Assad, tuttavia, non è nuovo a questo tipo di ‘provvedimenti’. Nel febbraio del 2011 in Siria scoppiarono proteste anti-governative, innescate dall’arresto di alcuni bambini considerati colpevoli di aver scritto sui muri della scuola slogan inneggianti alle allora proteste arabe della Tunisia e dell’Egitto. Le tensioni vennero represse nel sangue dalle autorità siriane, provocando lo scoppio di una guerra civile, successivamente trasformata in una guerra su scala regionale e internazionale.

La gravità del conflitto siriano, ancora oggi in corso, è stata certificata dalle stime dell’Onu, secondo cui durante la guerra sono state uccise più di mezzo milione di persone