Domenica 6 Ottobre 2024

Ancora gelo con gli Usa. Israele annulla il summit: il capo dell’esercito non incontra Blinken

Salta il vertice previsto nel programma del segretario di Stato americano. Il premier di Tel Aviv: serviva una presenza politica. È solo l’ultimo screzio.

Ancora gelo con gli Usa. Israele annulla il summit: il capo dell’esercito non incontra Blinken

Ancora gelo con gli Usa. Israele annulla il summit: il capo dell’esercito non incontra Blinken

Amici sì, ma con agende (molto) diverse. L’ennesimo cuneo messo ad allargare la crescente frattura tra Washington e Gerusalemme è stata l’intenzione del Segretario di Stato americano di incontrare privatamente il capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano, Herzi Halevi. Il vertice era in agenda ieri, subito dopo quello con Netanyahu, e prima di quelli con il ministro della Difesa Yoav Gallant e il presidente Isaac Herzog.

Non appena l’ha saputo, Netanyahu l’ha visto come un plateale tentativo di fare una pressione indebita e ha ordinato ad Halevi la cancellazione dell’appuntamento. Detto fatto. "Io credo – ha poi detto Netanyahu in conferenza stampa – che il metodo corretto di fare le cose tra alleati è quello di fare incontri tra politici, eventualmente allargati ai capi dei servizi e ai vertici militari, come è stato oggi (ieri, ndr). Ma non vedo alcuna possibilità di incontri separati di ministri stranieri con funzionari statali o militari israeliani. Se io vado a Washington non vedo le persone separatamente. Così si deve fare, si fa e si farà anche in Israele".

È l’ennesima doccia fredda. Dall’inizio della guerra, l’amministrazione Biden ha fornito appoggio incondizionato ad Israele, supportando la decisione di invadere Gaza. Ma via via che gli attacchi sono diventati più intensi la posizione americana – anche per il malumore crescente nella parte più a sinistra del Partito Democratico – è stata di crescente insoddisfazione per la conduzione delle operazioni. E sono arrivate ripetute richieste di tregua per ottenere lo scambio di ostaggi e prigionieri e per consentire l’afflusso di aiuti umanitari a Gaza.

Gli americani hanno anche ribadito apertamente il loro sostegno per la formula a due Stati e per il ritorno, dopo la guerra, ad una amministrazione civile di Gaza che comprendesse l’autorità palestinese. Inoltre, sono stati molti irritati dai continui attacchi del governo Netanyahu agli alleati nell’area. Ma Netanyahu ha tirato dritto. "Così – avvertì Biden a dicembre scorso – perderete il consenso del mondo". Parole al vento. "La soluzione a due Stati non esiste, l’Anp non gestirà Gaza, e il comportamento del Qatar va descritto per quello che è", Netanyahu ha detto direttamente a Biden. E a sua volta il premier israeliano è stato molto seccato per la posizione americana sui coloni israeliani: la richiesta di far cessare gli attacchi armati contro i palestinesi, che ha portato anche a sanzioni contro quattro coloni.

Di questo Netanyahu ha parlato anche con Blinken, ieri, e l’ha ribadito in conferenza stampa. "Queste sanzioni – ha detto Netanyahu – sono una questione molto seria e non avrebbero dovute esserci. Stanno danneggiando l’intera popolazione dei coloni, che ha sofferto per colpa dei palestinesi. Sono dei veri eroi. E se proprio si fosse voluto usare il sistema dell sanzioni allora si sarebbero dovute applicare a molti palestinesi che hanno partecipato ad attacchi contro i coloni. Queste sanzioni sono molto problematiche e io l’ho anche detto a Blinken nel nostro colloquio". Per molti versi è un dialogo tra sordi.

Ultimo capitolo ieri, dopo la cancellazione dell’incontro Blinken-Halevi. Al segretario di Stato Blinken che gli ha espresso la preoccupazione dell’amministrazione Biden per una possibile espansione dell’operazione militare delle forze israeliane a Rafah "che rischia di causare una catastrofe umanitaria", Netanyahu ha risposto picche. "Ho detto a Blinken che Israele è ad un passo dalla vittoria totale e che ho dato ordine all’esercito di avanzare verso Rafah". Non solo ignora le richieste ma fa l’esatto l’opposto. E Biden – non volendo usare le maniere forti, ad esempio tagliando l’aiuto militare – non sembra avere alcuna capacità di fermarlo.

Alessandro Farruggia