Sabato 27 Luglio 2024

L’aborto entra nella Costituzione francese, Macron: “Messaggio universale”

L’approvazione del Parlemento riunito nel Congresso alla Reggia di Versailles: una decisione storica. Il Vaticano: “Non può esserci diritto a sopprimere una vita umana”

Parigi, 4 marzo 2024 – Il diritto all’aborto entra nella Costituzione francese. La Francia è il primo Paese che decide di inserire l'interruzione volontaria di gravidanza nella propria Carta fondamentale. Al Congresso che si è tenuto alla Reggia di Versailles, tutti i deputati e senatori riuniti hanno votato per la revisione costituzionale: i voti a favore sono stati 780, i contrari 72. La maggioranza necessaria per modificare la Costituzione, quella dei tre-quinti del Parlamento, è stata ampiamente raggiunta.

Gli applausi dei parlamentari dopo l'approvazione della revisione costituzionale
Gli applausi dei parlamentari dopo l'approvazione della revisione costituzionale

All'annuncio, un applauso lunghissimo – iniziato dalla presidente dell'Assemblée Nationale, Yael Braun-Pivet – è risuonato nella Salone del Aile du Midi della Reggia di Versailles. Contemporaneamente, sulla place du Trocadéro a Parigi, dove erano riunite migliaia di persone davanti a un maxi schermo collegato in diretta con Versailles, è esplosa la gioia.

Di fronte, la Tour Eiffel ha cominciato a scintillare per celebrare l'evento, mentre si illuminava la scritta sulla torre, "Mon corps, mon choix”, “Mio il corpo, mia la scelta”.

"Fierezza francese, messaggio universale”: lo scrive il presidente francese Emmanuel Macron, in un messaggio pubblicato su X dopo il via libera del parlamento. Macron dà inoltre appuntamento ai cittadini l'8 marzo (Festa internazionale dei diritti della donna) alle 12 in Place Vendome a Parigi, per celebrare “insieme l'ingresso di una nuova libertà garantita nella Costituzione con la prima cerimonia di sigillatura aperta al pubblico”, dinanzi al ministero della Giustizia.

Dal Vaticano è subito arrivata la critica contro la decisione del parlamento francese: "Proprio nell'epoca dei diritti umani universali, non può esserci un 'diritto' a sopprimere una vita umana". Lo sottolinea la Pontificia Accademia per la Vita, sostenendo la posizione della Conferenza episcopale francese che ha ribadito che "l'aborto, che rimane un attentato alla vita fin dall'inizio, non può essere visto esclusivamente nella prospettiva dei diritti delle donne”.