Sabato 27 Luglio 2024

Vola Angelini. Industries: "Il miglior bilancio di sempre"

Angelini Industries, gruppo italiano attivo in salute, tecnologia e largo consumo, registra il miglior bilancio di sempre. CEO e vicepresidente puntano sull'internazionalizzazione, innovazione e sostenibilità per una crescita futura. Investimenti in R&D e venture capital per affrontare sfide della salute mentale e dell'automazione. Possibile apertura del capitale a partner finanziari. Focus su settori farmaceutico, tecnologico e vitivinicolo. Ottimismo sull'economia italiana.

Vola Angelini. Industries: "Il miglior bilancio di sempre"

Vola Angelini. Industries: "Il miglior bilancio di sempre"

GRUPPO ITALIANO attivo nei settori salute, tecnologia industriale e largo consumo, Angelini Industries sta crescendo in Italia e all’estero e chiude il miglior bilancio di sempre. "Ritengo che siano state poste le fondamenta per una crescita ancora più importante", sottolinea il ceo, Sergio Marullo di Condojanni, da quattro anni ai vertici del Gruppo. Sotto la guida sua e della vicepresidente esecutiva, Thea Paola Angelini, bisnipote del fondatore Francesco, "è stato avviato – spiega – un percorso di internazionalizzazione e diversificazione, con una crescente attenzione all’innovazione e alla sostenibilità".

Come è cambiata in questi quattro anni Angelini Industries?

"È stato portato avanti un lavoro strutturato sulla governance del Gruppo che è passato da un modello di gestione tradizionale, “familiare”, con l’imprenditore al centro, a un’impostazione ispirata ai più elevati modelli e standard internazionali delle aziende quotate, anche nella selezione del top management. Sono stati riorganizzati strategicamente i diversi business, come il farmaceutico che si è focalizzato, oltre che sulla tradizionale area dei farmaci da banco, sul settore del sistema nervoso centrale. Inoltre, è stato rilevato l’intero controllo di Fameccanica, azienda del Gruppo attiva nella tecnologia industriale, che prima era joint venture con P&G".

Quali i principali numeri e obiettivi raggiunti?

"Chiudiamo il miglior bilancio di sempre: un 2023 con ricavi complessivi a 2,2 miliardi di euro e con una marginalità che, grazie a un Ebitda superiore ai 300 milioni, si avvicina al 15% del fatturato. Negli ultimi quattro anni Angelini Industries è cresciuto molto: quando ho iniziato il mio percorso alla guida del Gruppo, il fatturato era di circa 1,7 miliardi di euro con una marginalità sensibilmente inferiore a quella attuale".

Dove vede il Gruppo tra dieci anni?

"La mia ambizione è sviluppare ulteriormente il settore farmaceutico perché possa competere con le grandi multinazionali europee e americane".

Quanto pesa, in termini strategici ed economici, l’impegno in innovazione e ricerca?

"Pesa moltissimo per la sua valenza strategica: senza innovazione non c’è futuro. Nei settori farmaceutico, del largo consumo e della tecnologia industriale sono stati investiti nel 2023 in R&D 112 milioni di euro, un dato in costante crescita negli ultimi anni".

Angelini Ventures ha avviato in pochi mesi 15 investimenti nel campo delle life sciences e della digital health. Contate di continuare a investire in questo settore?

"Angelini Ventures ha una dotazione di 300 milioni di euro, un impegno nel venture capital molto significativo per un Gruppo come il nostro e, in generale, per un Paese come l’Italia. In un anno e mezzo ha già investito oltre 80 milioni di euro e, nei prossimi 4 anni, porterà a termine i restanti investimenti. Sono certo che da questo settore, che rappresenta innovazione allo stato puro, arriveranno grandi soddisfazioni".

Di recente ha parlato di una possibile apertura del capitale a eventuali partner finanziari di minoranza. Rimane un’opzione sul tavolo?

"Sì, Angelini Industries è aperto a valutare il potenziale ingresso di un partner di minoranza con l’idea di far crescere il nostro Gruppo, sotto il controllo degli attuali azionisti. L’obiettivo è di identificare e selezionare, senza fretta, il partner giusto con cui percorrere questa strada di crescita. Sono ottimista, in quanto il mercato sta mostrando grande interesse a investire in Angelini".

Quali saranno nel prossimo decennio i principali bisogni di salute?

"Ci saranno enormi bisogni nell’ambito della salute mentale non solo riguardo alle patologie da invecchiamento e alla neurodegenerazione, ma anche a tutti i disturbi che stanno nascendo e potranno generarsi anche in futuro dagli stili di vita e dall’ambiente: oggi, per esempio, è ancora da mettere completamente a fuoco l’impatto che l’utilizzo massiccio dei social network avrà sul benessere mentale. Poi ci sono le grandi sfide dell’oncologia e delle patologie legate allo stile di vita occidentale, come l’obesità".

Angelini è presente nel settore della tecnologia industriale e nella realizzazione di macchinari per la produzione di beni di largo consumo. Novità all’orizzonte?

"Oltre a rafforzare la nostra presenza nel settore della realizzazione di macchinari, c’è l’obiettivo di crescere in automazione e robotica su cui l’intelligenza artificiale sta incidendo molto. Già oggi si sta ragionando su interi magazzini e stabilimenti gestiti da robot e questa rivoluzione, che dovrà essere guidata da una grande capacità ingegneristica, ritengo che potrà estendersi, per esempio, a porti e aeroporti. Tengo a sottolineare che rappresenta una positiva integrazione del rapporto tra tecnologia e uomo, che potrà così seguire attività ad alto valore aggiunto".

Siete attivi anche nel vitivinicolo: è un business strategico?

"Sì, è una presenza strategica, legata a ragioni storiche: quando il Gruppo è nato, oltre 100 anni fa, era comune che gli imprenditori investissero nei terreni e così nacque la prima nostra cantina. Nel corso degli anni, ne sono state acquisite altre, rappresentative di marchi eccellenti e che sono state organizzate sotto “Angelini Wines & Estates” con un preciso piano di business e crescita".

Come sta, secondo lei, l’economia italiana?

"Meglio di come è descritta nel dibattito pubblico. Non dobbiamo dimenticarci che il tessuto imprenditoriale italiano è solido e robusto e continua ad avere un ruolo importantissimo, a livello mondiale, per la crescita di tutto il Paese"..