Venerdì 4 Ottobre 2024

Tutela del diritto d'autore, la Vespa di Cassazione

La Suprema Corte di Cassazione riconosce la tutela del diritto d'autore per la forma della Vespa, prodotta da Piaggio dal 1946. La sentenza conferma la protezione dell'opera originaria e di tutte le successive elaborazioni. Rinviato al giudizio della Corte d'appello il cumulo con la protezione del marchio.

Cassazione, la forma della Vespa tutelata dal diritto d'autore

Cassazione, la forma della Vespa tutelata dal diritto d'autore

La Suprema Corte di Cassazione ha riconosciuto la tutela del diritto d'autore per la forma della Vespa, prodotta da Piaggio fin dal 1946. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che con la sentenza pubblicata lo scorso 28 novembre, il celebre scooter del gruppo di Pontedera (Pisa) presenta i requisiti di legge per essere considerato "un'opera dell'ingegno" e quindi essere tutelato dal diritto d'autore. Tale decisione della Cassazione è la conferma di quanto già statuito dai due gradi di giudizio precedenti e attribuisce un valore decisivo ai riconoscimenti nell'ambito artistico, non solo industriale, che la Vespa ha ricevuto per le sue qualità creative ed estetiche, che attestano che si tratta di un'icona simbolo del costume e del design artistico italiano. La Cassazione ha anche confermato quanto già affermato dalla Corte d'Appello a seguito di un ricorso del gruppo cinese Znen, che produce la Ves, un clone della Vespa, sull'estensione del diritto d'autore di cui gode Piaggio. Secondo la Suprema Corte, infatti, la tutela della forma della Vespa riguarda tanto il modello storico del 1946, quanto tutte le successive elaborazioni, che sono state operate e che sono riconosciute come "diretta emanazione del primo modello". La Corte ha precisato che "il diritto d'autore protegge ogni elaborazione, creativa o non, dell'opera originaria in quanto ciò attiene al contenuto stesso del diritto d'autore sull'opera originaria. Per questo, secondo la Corte "era totalmente irrilevante valutare se il modello successivo in concreto violato fosse una elaborazione creativa o non creativa, poiché in ogni caso la sua riproduzione avrebbe costituito una violazione del diritto d'autore". Quanto al cumulo della protezione del diritto d'autore con quella del marchio, la Cassazione ha rinviato il giudizio alla Corte d'appello per "ulteriori accertamenti sulla fattispecie". Nel procedimento Piaggio è stata assistita dallo Studio Sena & Partners.