A un anno da crollo dell'americana Silicon Valley Bank, piagata dalla fuga precipitosa dei depositi e dalla crisi di Credit Suisse, le banche europee "appaiono in buona forma". E' quanto si legge in un rapporto di Marco Troiano, Head of Financial Institutions Ratings di Scope Ratings, secondo cui le prospettive sono buone anche per il 2024. Malgrado i timori di una trasmissione del contagio lo scorso anno, il comparto europeo è passato attraverso la volatilità di mercato, poi rientrata, senza soffrire effetti consistenti. L'episodio dello scorso anno, si legge, serve tuttavia "come utile memo che la liquidità bancaria puà evaporare rapidamente quando la fiducia svanisce". Le banche europee, sottolinea l'analista, "hanno mantenuto e mantengono cuscinetti di capitale ben sopra i limiti regolamentari" mentre diverse autorità di vigilanza hanno incrementato i cuscinetti di capitali anticiclici o introdotto nuove misure di controllo dei rischi sui crediti legati a specifici settori. Scope Ratings nota inoltre come il ripagamento dei prestiti Tltro della Bce sia avvenuto senza contraccolpi mentre i maggiori tassi di interesse hanno portato benefici alle banche in termini di redditività. Il campione di istituti italiani (Intesa, Unicredit, Bpm, Sondrio, Bper Mediobanca, Credem, Mps) mostra un Roe del 14,6% nel 2023.
Venerdì 8 Novembre 2024
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