Venerdì 8 Novembre 2024

Savino (Mef), nel 2024 prevediamo +5% dell'export

'Dopo i 630 miliardi del 2023, +30% rispetto al 2019'

Savino (Mef), nel 2024 prevediamo +5% dell'export

Savino (Mef), nel 2024 prevediamo +5% dell'export

"Nel 2023 l'export italiano ha quasi toccato la soglia dei 630 miliardi di euro, un dato più alto del 30% rispetto al 2019. Anche nel 2024 si prevede una crescita dell'export sia dei beni, sia dei servizi, in media per il 5%". Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Sandra Savino, alla Cabina di Regia per l'internazionalizzazione, che si è tenuta oggi al Ministro delle Imprese e del Made in Italy. "È stato confermato il picco raggiunto del 2022 - ha proseguito Savino -, controbilanciando il rallentamento della domanda da parte di alcuni dei principali mercati di riferimento, come la Germania, con un riorientamento verso geografie più dinamiche. La bilancia commerciale è tornata in positivo, a 34,5 miliardi, con una crescita di oltre 68,5 miliardi rispetto al 2022. Un dato che, depurato dai beni energetici, arriva a 98 miliardi". "Dal 2021 - ha detto il Sottosegretario - è in vigore il sistema di coassicurazione pubblica per il supporto del credito all'esportazione da parte dello Stato e di Sace, il cui portafoglio ha superato complessivamente, al 31 dicembre 2023, i 100 miliardi di euro. Nel 2024 la copertura assicurativa potrà crescere di ulteriori 60 miliardi, di cui 46 relativi all'operatività Export Credit e 14 all'internazionalizzazione". "Vi sono poi - ha concluso Savino - due importanti misure di supporto gestite da Simest. La prima è il Contributo Export, volto alla stabilizzazione del tasso di interesse e di cambio di operazioni di finanziamento di credito all'esportazione, per circa 11 miliardi. L'altro strumento è la finanza agevolata per l'internazionalizzazione, a valere sul Fondo 394. Questo si prepara anche ad essere uno degli strumenti funzionali al raggiungimento delle finalità perseguite dal Piano Mattei, con 200 milioni di euro destinati a favorire il potenziamento dei rapporti e dell'interscambio con l'Africa".